Sicilia, Fratelli d’Italia con Musumeci. Meloni: noi ci siamo. E gli altri? (video)

27 Lug 2017 15:44 - di Romana Fabiani

«Noi ci siamo, speriamo che il resto del centrodestra decida in fretta». Parola di Giorgia Meloni, che dalla sala stampa di Montecitorio ha ufficializzato l’appoggio di Fratelli d’Italia alla candidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione Sicilia. «Oggi abbiamo concretizzato un accordo politico tra Fratelli d’Italia e “Diventerà Bellissima”, il movimento di Nello Musumeci, perché vogliamo restituire dignità alla Sicilia dopo i disastri di Crocetta e non vogliamo rischiare che viva il colpo di grazia se dovessero vincere il Cinquestelle». Nello Musumeci, politico di lungo e “onorato” corso, un passato nel Msi e in An, sorride accanto a Giorgio.

Meloni: con Nello per la Sicilia

«Faremo la nostra parte – prosegue l’ex ministro della Gioventù – e speriamo di poter costruire attorno a Nello una coalizione il più possibile ampia e vincente». Poi racconta di aver “attenzionato” altre possibile candidatura ma che, come in Dieci piccoli indiani di Agatha Cristie, ogni nome che usciva dal cilindro veniva impallinato un attimo dopo. «Dunque chiediamo agli alleati di pronunciarsi su questo», che per Fratelli d’Italia è solo l’inizio di un percorso anche in vista delle prossime politiche. Dalla Sicilia parte insomma un “esperimento”, un possibile laboratorio per il centrodestra nazionale. La Meloni fa sul serio, il suo non sarà un appoggio dietro la scrivania: la scorsa settimana è stata nella Sicilia occidentale, il prossimo 3 agosto tornerà nell’isola al fianco di Musumeci. «Sul programma elettorale – aggiunge – non abbiamo difficoltà, visto il nostro passato comune…». Tra le priorità: l’immigrazione (tutti parlano di Lampedusa ma ad Augusto da gennaio sono sbracati 13mila migranti), la disoccupazione, il turismo e l’agricoltura messa in ginocchio dalla grande distribuzione. Un passaggio a volo d’uccello su Marco Minniti ed Emmanuel Macron prima di passare la parola al candidato alla presidenza della Regione Sicilia. «Sentire Minniti parlare di blocco navale, proposto tre anni fa da Fratelli d’Italia, fa male… Questo perché abbiamo un governo di incapaci, che ci considera dei “marziani” e poi si fa dettare la politica da Parigi».

Fratelli d’Italia fa da apripista

«Il governo Crocetta per la Sicilia è stato una sciagura», incalza Musumeci ricordando che la sinistra governa l’isola dal 2009, «ha fatto più danni del terremoto». «Ora abbiamo bisogno di uno schieramento ampio e credibile, di affidare idee e progetti a una classe dirigente degna di questo nome, che anteponga il rispetto dell’etica a ogni altro interesse e che sappia riaccendere in tantissimi siciliani quella speranza che purtroppo da tempo hanno perso», aggiunge parlando ai cronisti parlamentari («sono un vostro collega di serie b, ero pubblicista quando mi fu detto “o cambi mestiere o cambi partito” e io ho preferito cambiare mestiere». Infine un appello a «guardare non dal Baltico verso il “basso” ma dal Mediterraneo verso “l’alto”». Nello è l’uomo giusto, dice ancora la Meloni insieme con Fabio Rampelli e Ignazio La Russa. Capo dell’opposizione all’Assemblea regionale siciliana, già europarlamentare e sottosegretario al Lavoro, Musumeci ha le carte in regola per scalzare la sinistra e le tentazioni grilline. Conosce la sua terra, è persona trasparente, onesta e capace. Fratelli d’Italia fa da apripista con l’obiettivo di cancellare i cinque anni del disastroso governo Crocetta. Il resto della coalizione?

 

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