Post contro Carlo Giuliani, espulso il consigliere comunale del Pd

23 Lug 2017 20:21 - di Redazione

Espulso dal Pd  per un post contro Giuliani pubblicato su Facebook. Come si legge sul Corriere della Sera per provare a placare gli animi nel Partito democratico Diego Urbisaglia, 39 anni, consigliere comunale dem di Ancona, si era anche autosospeso. Ma non è bastato. «Espulsione» dal Pd è stata la decisione, presa all’unanimità, della Commissione comunale di garanzia del partito. Dopo quelle affermazioni su Facebook riferite a Carlo Giuliani, nelle quali invitava a «prendere bene la mira» un carabiniere che si fosse trovato nella stessa situazione che portò, il 20 luglio 2001, alla morte del manifestante in Piazza Alimonda, durante il G8 di Genova.

Scrive un post contro Giuliani: la sanzione

Lo aveva assicurato Lorenzo Guerini, coordinatore della segreteria nazionale del Pd: «Assumeremo i provvedimenti sanzionatori previsti dal nostro statuto». E la sanzione è stata la più dura: espulsione immediata dal partito. Che in termini tecnici si traduce in «cancellazione dall’anagrafe degli iscritti e dall’albo degli elettori». La decisione, riporta ancora il Corriere, è stata presa dalla Commissione dopo aver sentito lo stesso Urbisaglia. Si tratta del più grave provvedimento previsto dallo statuto del Pd. Urbisaglia, che rimane consigliere comunale ad Ancona ma esterno al gruppo dei democratici, può ora decidere di fare ricorso alla Commissione regionale del Partito democratico e successivamente anche a livello nazionale.

 

Il post su Facebook

La vicenda, si legge ancora sul Corriere, nasce quando Urbisaglia pubblica su Facebook, nell’anniversario della morte di Giuliani, un post privato visibile solo agli amici che però viene poi rilanciato sui social network. «Estate 2001. Ho portato le pizze tutta l’estate per aiutare i miei a pagarmi l’università e per una vacanza che avrei fatto a Settembre», il pensiero espresso dall’ormai ex esponente dem. «Guardavo quelle immagini e dentro di me tra Carlo Giuliani con un estintore in mano e un mio coetaneo in servizio di leva parteggiavo per quest’ultimo. Oggi nel 2017 che sono padre, se ci fosse mio figlio dentro quella campagnola gli griderei di sparare e di prendere bene la mira. Sì sono cattivo e senza cuore, ma lì c’era in ballo o la vita di uno o la vita dell’altro. Estintore contro pistola. Non mi mancherai Carlo Giuliani».

Le polemiche

Immediati e duri, si legge ancora sul Corriere, erano arrivati i commenti da parte sia del partito sia della famiglia Giuliani. «Quel signore può vergognarsi!», aveva dichiarato Heidi Giuliani, madre del manifestante morto a Genova. E dal centrosinistra numerose erano state le polemiche. Urbisaglia si era scusato «per i toni aspri usati», pur precisando che «al netto delle parole il concetto resta: rettifico le parole ma non il concetto». Non è bastato per restare all’interno del Pd.

 

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