Più disoccupati e più a lungo: l’allarme dell’Ugl sui tempi per trovare lavoro
Cresce la disoccupazione, e non solo. Ad aumentare sono anche i tempi di ricerca del lavoro, che ormai superano l’anno nel 57,3% dei casi e i due anni nel 38,4%. A rivelarlo, all’indomani della divulgazione dei periodici dati Istat sull’occupazione, è l’Ugl.
Capone: «In molti rinunceranno a cercare»
Dallo studio, che fa riferimento ai dati Istat del 2016, emerge che «su poco più di 3 milioni di disoccupati registrati in Italia, oltre 1,7 milioni risultavano alla ricerca di un lavoro da oltre 12 mesi. Si tratta di una quota pari al 57,3% dei disoccupati italiani». Il 38,4% di persone disoccupate, pari a 1,2 milioni, poi, «è alla ricerca di un lavoro da oltre 24 mesi». «La crisi continua a mordere non solo per il volume ancora ingentissimo di persone in cerca di lavoro, ma anche per l’allungamento dei tempi medi per ottenere un posto», ha commentato il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, sottolineando che «alla fine in moltissimi rinunceranno a cercare, uscendo ufficialmente dalla disoccupazione per finire nel limbo dell’inattività».
Lo studio Ugl: giovani più penalizzati
Le situazioni più drammatiche si registrano fra i giovani e nelle regioni del Sud. Dallo studio dell’Ugl emerge, infatti, che tra i giovani di età compresa fra i 24 e i 35 anni i disoccupati di lunga durata raggiungono quasi il mezzo milione (475mila persone), fra i quali quelli che cercano un lavoro da più di due anni si attestano a quota 300mila. Non va meglio tra i 15 e i 24 anni, dove – riferisce l’Ugl – in 300mila sono senza lavoro da più di un anno, dei quali oltre la metà hanno superato di due anni.
In Campania e Sicilia il lavoro che non c’è
Dal punto di vista territoriale, Campania e Sicilia guidano la classifica del disagio occupazionale rispettivamente con 284mila e 245mila disoccupati di lunga durata. Seguono la Lombardia che, «pur rappresentando il principale mercato del lavoro nazionale», registra 180mila disoccupati in cerca di lavoro da almeno 12 mesi; la Puglia, con 178mila disoccupati di lungo periodo; il Lazio con 159mila persone nella stessa condizione. «Nei grandi centri del Sud la situazione è drammatica con due terzi dei disoccupati ormai cronicizzati, ma il fenomeno – ha sottolineato ancora Capone – è rilevante anche al Nord e al Centro, con Lombardia e Lazio ai primi posti in Italia per numero di disoccupati di lungo periodo».