Pingitore: ho scritto “Ragazzi di Buda” contro i carri sovietici, non per CasaPound
C’era anche Pier Francesco Pingitore, il fondatore del Bagaglino, ospite della trasmissione fiume di ieri sera In Onda (condotta dal duo Parenzo-Telese) in parte dedicata alla legge Fiano contro la propaganda fascista sul web. Di Pingitore è stato ricordato l’esordio nel 1965 e poi il successo televisivo, la satira politica unita allo spettacolo, le torte in faccia, la capacità di colpire il potere da chiunque fosse rappresentato.
Pingitore riguardo al suo essere di destra ha risposto: “Lo sono stato perché a sinistra non c’erano più posti…”. Ha poi spiegato che la destra attuale non lo interessa e che per lui quella definizione rimanda ad alcuni valori che sono prima sentiti e poi elencati. Ha anche parlato di un fascismo anarchico che si esprimeva nel Bagaglino perché non si guardava in faccia nessuno e a nessuno si facevano sconti. Sulla legge Fiano ha detto che non è possibile legarla all’episodio del Lido fascista di Chioggia (“quel bagnino è solo ridicolo”, è stato il commento di Pingitore) e che in Italia è mancato un atto di “confessione collettiva” per cui su Benito Mussolini sono stati fatti ricadere tutti gli errori e gli orrori condivisi invece dalla maggioranza degli italiani (“gli antifascisti erano una piccola parte”, ha detto).
Agli intervistatori che gli chiedevano della canzone da lui scritta “Avanti ragazzi di Buda“, ha spiegato di averla scritta nel 1966 per ricordare l’invasione dell’Ungheria da parte dei comunisti sovietici. Nessuno se ne voleva ricordare e allora Pingitore scrisse quella canzone. Adesso la cantano negli stadi o a CasaPound? “Ognuno canta quello che vuole – ha risposto Pingitore – e chi sono io per dire che fanno bene o fanno male ad appropriarsene? Dico solo che io certo non ho scritto quella canzone per CasaPound…”.