Per Trump applausi dai poliziotti di New York umiliati da de Blasio

29 Lug 2017 14:52 - di Antonio Pannullo

“Quando mettete un arrestato in macchina e gli proteggete la testa….io penso che potete anche togliere la mano, no?”. Così Donald Trump, parlando ai poliziotti di Long Island, dove il presidente è andato per tenere un discorso su immigrazione e lotta alla criminalità, ha incoraggiato gli agenti a non essere troppo delicati con i “malviventi”. “Vi dico per favore, non siate troppo buoni”, ha aggiunto tra gli applausi degli agenti che hanno applaudito anche quando Trump ha attaccato i sindaci che non permettono ai poliziotti “di fare il loro lavoro”, con quello che è apparso un riferimento al sindaco di New York, il democratico Bill de Blasio. “Ho incontrato agenti che sono dei poliziotti straordinari ai quali non viene permesso di fare il loro lavoro perché hanno un sindaco patetico o un sindaco che non sa quello che succede”, ha detto tra gli applausi. “State applaudendo perché avete qualcuno in mente?”, ha poi chiesto. Il capo della polizia di New York, James O’Neil, aveva fatto sapere che non sarebbe andato a Long Island per ascoltare Trump: “Noi abbiamo molto, molto lavoro da fare qui a New York”. Il gesto appare comunque legato al fatto che la città del presidente contesta il giro di vite sull’immigrazione adottato dall’amministrazione Trump, con de Blasio che, come altri colleghi democratici, ha dichiarato New York “sanctuary city”, cioè città che intende proteggere gli immigrati, anche senza documenti, che non hanno commesso reati. Il discorso di Trump ha come obiettivo quello di collegare il problema degli immigrati senza documenti con quello dell’aumento della violenza delle gang ispaniche. E ha scelto di tenere il discorso a Long Island perché la scorsa settimana la polizia, che non ha legami con quella newyorkese, ha arrestato 15 membri del Ms13 considerati responsabili dell’omicidio di quattro persone lo scorso aprile. Ma in realtà un reportage della Cnn mostra come le politiche di Trump rischino di rafforzare la temibile gang ispanica. La gente ora rischia di essere deportata e quindi non chiama la polizia per denunciare crimini della Ms13 che ora si sente rafforzata e dice ai migranti “se ci denunciate vi deporteranno’.

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