Migranti, Mattarella alza la voce: «All’Ue chiediamo coerenza, non battute»
Migranti, Mattarella alza la voce con l’Ue. L’occasione per dichiarazione assai poco “diplomatiche” all’indirizzo dell’Unione europea, il capo dello Stato la coglie, paradossalmente, proprio nella sede diplomatrica per eccellenza: la Farnesina, dove è in corso la XII Conferenza degli Ambasciatori. «Sono certo – esordisce Mattarella – che lo stesso metodo di fermezza negoziale» usato per risolvere il problema delle banche «sarà quello che ci consentirà di superare i numerosi ostacoli che ancora si frappongono a un lungimirante ed efficace governo del tema forse più rilevante oggi di fronte all’Unione europea, quello di una gestione del fenomeno migratorio di carattere autenticamente comunitario». L’Italia – è qui l’affondo di Mattarella – chiede all’Ue «una discussione collegiale, seria e responsabile», che sia «senza spazio per battute estemporanee al limite della facezia, che non si addicono al dialogo e al confronto internazionali». «In un momento nel quale, da più parti – insiste Mattarella – le spinte verso il protezionismo si fanno più assertive, mettendo a rischio la crescita mondiale, è l’Europa nel suo insieme a dover reagire, attraverso comportamenti coerenti che garantiscano ai nostri soggetti economici di poter operare in libertà e in sicurezza».
«Se l’Italia è, nel Mediterraneo, frontiera d’Europa, all’europeizzazione del salvataggio di vite umane in mare -che ha visto il nostro Paese ricordare ad altri, attraverso l’esempio, quali fossero i principi e i valori che costituiscono le fondamenta stesse della civiltà d’Europa- , deve corrispondere – puntualizza Mattarella- l’europeizzazione dell’accoglienza di chi ha diritto, ma anche l’europeizzazione dei rimpatri e la predisposizione di canali legali di immigrazione. Si tratta di elementi tutti essenziali, che devono essere inseriti in un quadro comune al livello continentale».