
Migranti, Mattarella alza la voce: «All’Ue chiediamo coerenza, non battute»
Home livello 2 - di Redazione - 24 Luglio 2017 - AGGIORNATO 25 Luglio 2017 alle 12:54
Migranti, Mattarella alza la voce con l’Ue. L’occasione per dichiarazione assai poco “diplomatiche” all’indirizzo dell’Unione europea, il capo dello Stato la coglie, paradossalmente, proprio nella sede diplomatrica per eccellenza: la Farnesina, dove è in corso la XII Conferenza degli Ambasciatori. «Sono certo – esordisce Mattarella – che lo stesso metodo di fermezza negoziale» usato per risolvere il problema delle banche «sarà quello che ci consentirà di superare i numerosi ostacoli che ancora si frappongono a un lungimirante ed efficace governo del tema forse più rilevante oggi di fronte all’Unione europea, quello di una gestione del fenomeno migratorio di carattere autenticamente comunitario». L’Italia – è qui l’affondo di Mattarella – chiede all’Ue «una discussione collegiale, seria e responsabile», che sia «senza spazio per battute estemporanee al limite della facezia, che non si addicono al dialogo e al confronto internazionali». «In un momento nel quale, da più parti – insiste Mattarella – le spinte verso il protezionismo si fanno più assertive, mettendo a rischio la crescita mondiale, è l’Europa nel suo insieme a dover reagire, attraverso comportamenti coerenti che garantiscano ai nostri soggetti economici di poter operare in libertà e in sicurezza».
«Se l’Italia è, nel Mediterraneo, frontiera d’Europa, all’europeizzazione del salvataggio di vite umane in mare -che ha visto il nostro Paese ricordare ad altri, attraverso l’esempio, quali fossero i principi e i valori che costituiscono le fondamenta stesse della civiltà d’Europa- , deve corrispondere – puntualizza Mattarella- l’europeizzazione dell’accoglienza di chi ha diritto, ma anche l’europeizzazione dei rimpatri e la predisposizione di canali legali di immigrazione. Si tratta di elementi tutti essenziali, che devono essere inseriti in un quadro comune al livello continentale».
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