Meluzzi fonda il Partito anti-islamizzazione. Ed è subito boicottato (video)

4 Lug 2017 14:07 - di Viola Longo
meluzzi pai

Ancora non è nato e già è stato censurato: nel giorno in cui doveva essere presentato, il Pai, il partito anti-islamizzazione, lanciato dallo psichiatra Alessandro Meluzzi, si è visto negare la sala prenotata per l’incontro. «La sala che ci doveva ospitare all’interno dello Spazio Cobianchi, in piazza Duomo, ci è stata negata all’ultimo dai gestori che ieri sera, poco prima delle 20, ci hanno comunicato la decisione, ufficialmente per via di una modifica al comunicato originale», ha spiegato il segretario del partito Stefano Cassinelli, lasciando capire che è forte il sospetto che si sia trattato di un pretesto: «In realtà quella modifica consisteva nell’uso della carta intestata, dove figurava il nostro logo».

Non contro l’Islam, ma contro l’islamizzazione 

Non è difficile capire perché o come i gestori della sala possano aver nutrito qualche preoccupazione a ospitare l’evento: il Pai, che si sia d’accordo o meno con i suoi principi e con le sue finalità, si colloca decisamente dalla parte del politicamente scorretto. Il Pai «non è contro l’Islam», è invece «contro l’islamizzazione dell’Europa», ha ben chiarito Meluzzi, che, oltre che psichiatra di fama, è pastore della chiesa ortodossa. Ma tanto basta a metterlo su un terreno scivoloso, in cui è facile attirarsi le antipatie e gli strali di chi non vuole ammettere l’esistenza di un problema in seno all’Europa. 

La sfida all’Ucoi: «Prima ci sia la Costituzione»

L’idea alla base del Pai è quella di «percorrere un cammino democratico, costituzionale e condiviso con tutti quei cittadini che sentono l’esigenza di vedere tutelata la loro libertà», con l’obiettivo, ha spiegato Meluzzi, di «affrontare il problema della convivenza in Italia, tra la nostra civiltà, il nostro diritto e la nostra democrazia, in cui legge di Dio, legge religiosa e legge dello Stato e della Costituzione sono sempre state distinte e l’Islam, dove la legge religiosa prevale sempre sulla legge civile». «Vorremmo che l’Islam – ha concluso Meluzzi – se è la “grande religione di pace” di cui parla l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, fosse in grado di riaffermare la supremazia della Costituzione sul Corano». Una sfida che arriva alla vigilia del lancio della “Costituente islamica”, che si terrà l’8 luglio a Roma e che è l’atto di fondazione del Partito islamico lanciato da Hamza Piccardo, che è tra i fondatori proprio dell’Ucoi.

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