Le vacanze degli italiani tra crisi e terrorismo? Più brevi e alternative. Ecco come
Abituati ormai da anni di crisi a tirare la cinghia e a ridisegnare la lista delle priorità. Scoraggiati dallo scegliere destinazioni esotiche e lontane dall’incubo della minaccia terroristica, gli italiani hanno imparato ad aggiornare abitudini e gusti ai tempi che corrono. E così, non stupisce leggere come sia cambiato l’identikit del vacanziere nell’era della recessione e della minaccia jihadista, un profilo “nuovo” disegnato dal sondaggio online condotto dall’Eurodap (Associazione europea per la cura del disturbo da attacchi di panico) su un campione di 600 uomini e donne dai 18 ai 65 anni.
Crisi e terrorismo: come cambiano le vacanze degli italiani
E allora, vacanze più brevi e mete alternative sono le coordinate di riferimento seguite dagli italiani nella scelta di luoghi e tempi della loro pausa estiva. Una scelta che deve tenere conto di disponibilità economiche decisamente meno favorevoli e della paura che la minaccia terroristica ha ingenerato a livello globale. E così, per il 60% degli intervistati la crisi economica incide «tanto» sulla scelta delle vacanza, «abbastanza» per il 20%, «poco» per il 10% e non incide affatto per il resto dei partecipanti al sondaggio. Nello specifico, poi, per il 75% degli italiani l’idea di non poter godere di un periodo di vacanza a causa della crisi economica è «frustrante e genera ansia e avvilimento». Inoltre il 70% ha dichiarato di aver scelto la vacanza facendo attenzione al costo e non ai reali benefici che dovrebbe comportare, mentre il 46% dichiara che terrà conto delle offerte last-minute per organizzare le proprie vacanze. Insomma la crisi si sente eccome, e modifica le abitudini di vita in ogni aspetto.
Mete e tempi delle ferie dettate da crisi e paura
Così come anche la minaccia terroristica gioca un ruolo fondamentale nella scelta delle vacanze estive: il 64% degli intervistati afferma infatti di essersi frenato nell’organizzazione e nella scelta delle vacanze estive data la preoccupazione legata agli ultimi attentati avvenuti nei paesi europei. Il 59% degli italiani ritiene che gli episodi di terrorismo nell’ultimo anno abbiano portato a modificare le proprie scelte vacanziere. Ne consegue un incremento dello stato di frustrazione e di angoscia, che però non impedisce alla maggior parte degli italiani di partire ugualmente, magari adattandosi. Infine, va detto che il 70% degli intervistati dichiara di essere disposto a chiedere un prestito pur di non rinunciare al viaggio estivo.