La Cassazione smentisce le tesi no-vax: «Non c’è legame tra vaccini e autismo»
Non è possibile riconoscere alcun legame tra vaccini e autismo. È la conclusione della Corte di Cassazione sulla base delle perizie tecniche svolte per il caso del padre di un bimbo autistico che chiedeva un risarcimento, mettendo in relazione la sindrome del figlio con la somministrazione del vaccino antipolio Sabin.
La Cassazione respinge il legame tra vaccini e autismo
La suprema Corte ha così confermato la conclusione cui era giunta già la Corte d’Appello di Salerno e contro la quale il padre aveva fatto ricorso. Per i giudici, dunque, «non è tuttora ipotizzabile una correlazione con alcuna causa nota in termini statisticamente accettabili e probanti» e «non sussistono ad oggi studi epidemilogici definitivi». Una decisione corroborata dalla Cassazione, secondo la quale gli elementi portati dai ricorrenti a sostegno della propria richiesta «non consentono allo stato di ritenere superata la soglia della mera possibilità teorica della sussistenza di un nesso di causalità».
Lorenzin: «Smentita una delle tesi principali dei no vax»
«Direttamente o indirettamente la tesi principale dei no vax è quella di paventare un presunto collegamento tra le vaccinazioni e l’insorgenza di malattie come l’autismo, giocando sulla paura delle madri e delle famiglie. Questa tesi è stata smentita in questi anni prima di tutto dalla comunità scientifica mondiale e adesso anche dal diritto e dalla giustizia grazie alla sentenza della Corte di Cassazione», è stato il commento del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha rivendicato la bontà del decreto sui vaccini, aggiungendo che, in vista dell’approdo della legge alla Camera, «le forze politiche tutte hanno la grande occasione di rassicurare la popolazione e smentire definitivamente le false notizie, le bufale che hanno alimentato paure ingiustificate e contribuito a far precipitare le coperture vaccinali». «Con la forza della ragione e della scienza – ha concluso il ministro – dobbiamo voltare pagina e lavorare insieme per tutelare la salute dei nostri concittadini».