La bomba-clandestini sta esplodendo in faccia al Pd: contrordine compagni!
La bomba-clandestini sta scoppiando in mano al premier Gentiloni, al Pd e al governo: lo stesso primo ministro italiano ad Amburgo ha ammesso che la capacità dell’Italia di accogliere immigrati non è illimitata. “L’Europa ha fatto delle scelte un anno e mezzo fa: sono scelte che consideriamo insufficienti, ma a queste scelte si devono attenere i Paesi che le hanno condivise. È un’opinione dell’Italia, ma per fortuna è un’opinione anche della Commissione Europea, tant’è che nei confronti dei Paesi che si rifiutano di applicare le decisioni del Consiglio c’è una procedura di infrazione”. Così il premier Paolo Gentiloni commenta le dichiarazioni del segretario Pd Matteo Renzi sulla possibilità di sospendere i versamenti dell’Italia per il bilancio Ue. Ma il centrodestra incalza: “Ora #Renzi e il #Pd parlano di numero chiuso per #immigrati e voce grossa con l’Europa. Forse si sono accorti che siamo in emergenza! O l’Unione Europea si muove, ma subito, o l’Italia faccia da sola. Bisogna bloccare le partenze. #cambiamoinsieme l’Italia”. Lo scrive su Facebook Giovanni Toti, presidente della regione Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi. La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni da parte sua scrive su Facebook che “l’ex ministro degli Esteri Bonino e l’ex ministro della Difesa Mauro del Governo Letta hanno dichiarato che Renzi e Alfano hanno a suo tempo concordato segretamente in Europa di far sbarcare tutti i clandestini recuperati nel Mediterraneo in Italia, questo contravvenendo al diritto internazionale e al diritto del mare. Se questo fosse vero, ci troveremmo davanti a un gravissimo atto di tradimento nei confronti della Nazione italiana. Una invasione pianificata e organizzata dai massimi vertici dello Stato in combutta con Governi stranieri. Chiediamo l’intervento del Presidente della Repubblica per fare piena luce su questa gravissima ipotesi”. Stessi toni da Forza Italia: ”Matteo Renzi dimentica il disastro commesso sui ricollocamenti dei migranti: era lui a capo del governo nel 2015 e non può non ricordare che furono lui e il ministro Alfano, a negoziare il patto scellerato con l’Europa che ha tradito gli interessi nazionali, consentendo lo sbarco di centinaia di migliaia di migranti sulle coste italiane. Fu sempre il governo Renzi a accettare di ricollocare in Italia gli immigrati non accettati in Europa”. Lo afferma il deputato di Forza Italia Gregorio Fontana, componente della Commissione d’inchiesta sui migranti alla Camera. “ll disastro che si registra oggi, in Italia, sul fronte migratorio è figlio di questo patto scellerato e non certo del Regolamento di Dublino, e a inchiodare il governo di centro-sinistra alle sue responsabilità bastano date e numeri: il regolamento fu adottato il 18 febbraio 2003, ovvero quando i numeri dell’emergenza migratoria non erano neanche l’ombra di quelli attuali”. “Nel 2003, durante il governo Berlusconi, sbarcarono in un anno intero sulle nostre coste 14.331 migranti – continua Fontana – quanti oggi ne sbarcano in un giorno. Infatti, già a metà di quest’anno, la quota sbarchi ha già superato gli 80.000, con un incremento sensibile rispetto all’anno scorso, quando alla fine dell’anno ne sbarcarono 181.436”. Stamattina erano uscite le dichiarazioni dell’ex premier Renzi: i migranti “vanno aiutati a casa loro. Perché l’immigrazione indiscriminata è un rischio che non possiamo correre”, ha scritto infatti Matteo Renzi nel suo libro in uscita. “Sostenere la necessità di controllare le frontiere non è un atto razzista, ma un dovere politico”, scrive tra l’altro il segretario del Pd secondo il quale “è evidente che occorre stabilire un tetto massimo di migranti, un numero chiuso, che, in relazione alle capacità del sistema-paese di valorizzare e integrare in maniera diffusa, nel rispetto della sicurezza e della legalità, consenta un’accoglienza positiva e sostenibile. Il tutto, naturalmente, ribadendo la necessità che la responsabilità dell’accoglienza sia equamente condivisa con gli altri stati europei. Perché un eccesso di immigrazione non fa bene a nessuno”.