Il sindaco di Messina: “Finiamola, l’autocombustione non esiste”

10 Lug 2017 15:12 - di Redazione

“L’autocombustione non esiste. Abbiamo la certezza che dietro questi atti ci sia la mano dell’uomo, che causa danni irreparabili con rischi incalcolabili. Mi auguro che si prenda coscienza della gravità di tali comportamenti e si proceda con azioni virtuose in modo da combatterli salvaguardando la natura”. A dirlo è il sindaco di Messina, Renato Accorinti, dopo gli incendi che da sabato stanno devastando ampie zone della città. Stamani i mezzi aerei sono di nuovo in azione a causa di un rogo che minaccia abitazioni e Università. Ettari di macchia mediterranea e vegetazione sono andati in fumo nelle zone collinari che circondano la città che anche stamani si è svegliata avvolta in una coltre di fumo. Da Accorinti arrivano, comunque, rassicurazioni. “Posso intanto assicurare la cittadinanza sulla tempestività degli interventi e sull’attività di prevenzione che, con forte impegno dell’amministrazione, ha fatto grandi passi avanti – dice -. Sono già stati finanziati progetti per diversi milioni di euro per i torrenti, per l’erosione delle coste e per altri temi relativi alla prevenzione. Per quanto possibile, poiché non si tratta di eventi prevedibili, il cittadino deve sentirsi protetto e l’amministrazione lavora in questa direzione”. Per il sindaco gli interventi della Protezione civile, d’intesa con l’Azienda forestale, i vigili del fuoco e il volontariato, sono stati “immediati”. “Esiste un’organizzazione collaudata che lavora con serietà e professionalità per il bene della collettività evitando sicuramente conseguenze peggiori” conclude il primo cittadino. Fuoco anche nella SIcilia occidentale: ci sono volute circa due ore di lavoro per domare l’incendio divampato ieri pomeriggio a Petralia Sottana, in provincia di Palermo. Le fiamme hanno mandato in fumo cinque ettari di macchia mediterranea e sterpaglie nelle contrade Costatina e Boageri. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, personale del Corpo forestale e carabinieri. I danni sono in corso di quantificazione, mentre le indagini proseguono per accertare l’eventuale matrice dolosa del rogo. Per avere ragione dell’incendio divampato stanotte a Torretta, oltre alle squadre da terra dei vigili del fuoco e ai forestali stanno operando anche i mezzi aerei della Protezione civile. Circa 30 gli ettari di macchia mediterranea e vegetazione andate in fumo. L’incendio è scoppiato in località La Lava per cause ancora da accertare. Le operazioni di spegnimento sono tuttora in corso. Al momento non si registrano feriti.

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