Hillary ossessionata dalla pesante sconfitta. Ora prepara un “libro-verità”
Non riesce a elaborare il lutto seguito alla sua bruciante sconfitta e non riesce a darsi pace. Agli amici continua a ripetere che “vuole che venga fuori tutta la storia”, cioè che sono le interferenze russe e della riapertura del Mailgate da parte dell’allora direttore dell’Fbi, James Comey, all’origine della sua clamorosa sconfitta elettorale. Così Hillary Clinton sta mettendo a punto il suo nuovo libro, la cui uscita è prevista a settembre, che, sempre secondo fonti a lei vicine, sarà “una bomba”. “Lei è veramente convinta che sono queste le ragioni per cui ha perso – ha raccontato a The Hill un alleato di ferro dell’ex candidata democratica sconfitta da Donald Trump – e vuole spiegarlo in termini chiari, vuole raccontare l’intera storia dal suo punto di vista. Credo – ha concluso – che molte persone saranno sorprese da quello che rivelerà”. Oltre a stupire il libro però potrebbe indispettire qualcuno all’interno del partito democratico che, a poco più di un anno dalle elezioni di mid term, sta dando segnali della volontà di chiudere la pagine triste della sconfitta elettorale di Clinton, anche suggerendo alla candidata una buona dose di autocritica. “Quando perdi con qualcuno che ha una popolarità al 40% non devi dare la colpa ad altri, la Russia, Comey, devi dare la colpa a te stesso”, ha detto con termini molto netti il leader della minoranza al Senato, Charles Schumer, in una recente intervista, in cui aveva fatto autocritica anche come partito, dicendo che “la gente non sapeva per che cosa ci battevamo, solo che eravamo contro Trump”. E all’inizio di questa settimana Schumer ha presentato il manifesto, “a better deal”, un accordo migliore, con cui i democratici vogliono ricostruire il partito dopo la sconfitta in vista delle elezioni di mid term.