Primo giorno senza Equitalia, caos e liti nella super-agenzia. A Roma arriva la polizia
Equitalia addio, nasce la “super agenzia” di riscossione ma è subito caos. A partire da oggi, per effetto del decreto fiscale 193/2016 che ha stabilito la soppressione di Equitalia, tutti i rapporti giuridici pendenti si trasferiranno all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, un nuovo soggetto con poteri di riscossione potenziati che potrà avere accesso a diverse banche dati, tra cui Anagrafe Tributaria e banca dati dell’Inps. “Al fine di garantire la continuità e la funzionalità delle attività di riscossione – si legge nel primo articolo del decreto – il nuovo ente subentra, a titolo universale, nei rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, delle societa’ del Gruppo Equitalia”.
A partire da oggi, però, in caso di pignoramento del conto corrente le somme potranno essere subito bloccate e usate per pagare il debito dal momento che è la stessa Agenzia delle Entrate che esamina le informazioni e decide di attivare la procedura. A differenza di Equitalia, che doveva prima richiedere le informazioni all’Agenzia delle Entrate, attendere il riscontro e solo dopo attivare il procedimento, il nuovo ente potrà accedere direttamente ai dati dell’Anagrafe Tributaria, ottenere le informazioni che le servono e procedere al pignoramento.
Per quanto riguarda, invece, le cartelle e i debiti pendenti con Equitalia, comprese le imposte erariali e locali – come Tasi, Imu, Tari o il bollo auto – non spariranno con la soppressione di Equitalia, ma verranno anch’esse trasferite all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questo significa che verrà a crearsi una situazione di continuità nei crediti, poiché il cambio di soggetto non cancella il debito. I cittadini che hanno ricevuto una cartella di pagamento o che hanno tuttora un piano di rateazione dovranno corrispondere quanto dovuto al nuovo ente.