Eletto al grido di “onestà, onestà”, ma il sindaco era stato condannato…
Qua non si tratta di veleni, di fango, ma di come è stata impostata la campagna elettorale. Quello che sta accadendo ad Anguillara Sabazia al sindaco dei Cinque Stelle è sintomatico di tutta una situazione, anche nazionale. Ma veniamo ai fatti. Un plico anonimo contenente un documento su un procedimento giudiziario, condonato nel 2008, riguardante il Sindaco di Anguillara Sabazia Sabrina Anselmo, è stato inviato al Comune in provincia di Roma. Ne dà notizia la stessa prima cittadina di Anguillara, annunciando che “come controprova” nei prossimi giorni pubblicherà “le foto del mio casellario giudiziale e dei carichi pendenti al fine di fare chiarezza”. Il collegio dei probiviri M5S esaminerà in queste ore la vicenda che riguarda il Sindaco di Anguillara. Il plico, inviato al capogruppo M5S di Anguillara Antonio Fioroni, fa riferimento a una condanna a 12 mesi nei confronti della Anselmo per calunnia, risalente al 2008 e poi condonata. A questo punto però non è escluso che, per effetto di questa condanna sia pure condonata, la prima cittadina di Anguillara Sabazia possa essere destinataria di un provvedimento di espulsione. Fioroni intanto, “a nome di tutta la maggioranza del consiglio comunale di Anguillara Sabazia”, rinnova “il sostegno e l’immutata stima nei confronti del nostro Sindaco. Questo vile attacco ha il solo scopo di destabilizzare la maggioranza”. L’intento “è miseramente fallito e quanto accaduto ci ha uniti ancora di più, andremo avanti con maggiore determinazione verso il rinnovamento della nostra cittadina”. Ci sono alcune considerazioni da fare: intanto un plico anonimo non merita alcuna considerazione, a meno che non si abbia la coda di paglia. Secondo, si puà benissimo aver ricevuto una condanna per calunnia, poi indultata, e fare l’amministratore. Il probelma è che proprio i grillini, motu proprio, hanno impostato tutte le campagne elettorali, anche quella di Anguillara, al grido di “onestà, onestà!”, salvo poi avere scheletri nell’armadio. Nessuno glielo aveva chiesto, ma una volta che si imbocca na strada, la si deve percorrere. Questa è onestà.
(foto tratta da Next Quotidiano)