Brucia ancora il deposito dei rifiuti ad Alcamo, c’è il rischio diossina

31 Lug 2017 17:16 - di Redazione

Non è ancora stato spento del tutto il rogo scoppiato nel tardo pomeriggio di ieri in un deposito per la raccolta differenziata dei rifiuti di Alcamo (Trapani). Il rogo ha sprigionato una densa nube di fumo che ha coperto tutta la città. Le fiamme sarebbero partite da un’area attorno al deposito, cosparsa di rifiuti in mezzo alle sterpaglie. Il sindaco di Alcamo, Domenico Surdi, ha invitato ieri sera i suoi cittadini a “tenere le finestre chiuse”. “Abbiamo attivato la Centrale Operativa Comunale e siamo in contatto costante con la protezione civile regionale e con la prefettura di Trapani – ha detto – Tutti i cittadini che si trovano ad Alcamo sono pregati di rimanere in casa con le porte chiuse e senza accendere i condizionatori. Vi aggiornerò non appena avremo ulteriori novità”. La densa nube di fumo è stata visibile per tutto il pomeriggio dall’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Sono otto le squadre dei vigili del fuoco impegnate ad Alcamo. Due provenienti da Palermo. Il Nucleo Nbcr (Nucleare, biologico, chimico e radiologico) dei Vigili del Fuoco di Palermo sta eseguendo dei rilievi nel rogo scoppiato presso il deposito di raccolta differenziata di rifiuti di Alcamo. Il Nucleo è un gruppo specializzato dei Vigili del fuoco che viene chiamato a intervenire in situazioni eccezionali: quando esiste un fondato pericolo di contagio da sostanze nucleari, biologiche, chimiche o radiologiche che potrebbero provocare gravi danni a persone, animali o cose. I Vigili del fuoco del Nucleo Nbcr indossano tute scafandrate per la protezione personale, dotate di auto protettori che consentono la respirazione anche in ambienti contaminati. Il sindaco di Alcamo successivamente ha invitato i cittadini a rispettare l’ordinanza emessa stamattina. Il provvedimento invita i cittadini “A evitare di stazionare all’aperto”, di “tenere gli infissi di casa possibilmente chiusi”, di “limitare il più possibile gli spostamenti”, di “non praticare attività sportiva all’aperto”, e di “fare uso di adeguate misure di protezione nel caso di necessità di stazionare all’aperto”. Infine, il sindaco invita i cittadini a “evitare il consumo di prodotti ortofrutticoli di produzione propria o comunque raccolti nel territorio dopo lo svilupparsi dell’incendio”. I rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani si sono insediati nell’unità di crisi istituita dalla prefettura di Trapani, costituita presso il comune di Alcamo (Trapani), per fronteggiare le emergenze derivate dal vasto incendio al deposito di rifiuti nel territorio di quel comune. Al massimo entro le prossime 72 ore potremmo avere i risultati sulla presenza o meno di diossine nell’aria. Intanto mantenere l’ordinanza sindacale che invita i cittadini di Alcamo a stare in casa è sicuramente prudente”. A dirlo è il direttore area staff di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino. Da ieri sera i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente si trovano nel comune del trapanese dove un vasto incendio ha distrutto un deposito per la raccolta differenziata. La struttura dovrebbe contenere legname, cartone e plastica e dalla presenza di quest’ultima deriva il rischio diossine. “Ieri sera abbiamo posizionato il campionatore ad alto volume per le analisi delle diossine – spiega -. È stato attivato verso le 23.30 e ha bisogno di 48 ore per campionare, poi dovranno essere effettuate le analisi”. I tecnici dell’Arpa hanno anche eseguito alcuni campionamenti dell’aria i cui primi risultati potrebbero arrivare già a fine giornata. “Questi sono i tempi normali per queste analisi – sottolinea Infantino – Non si può fare più velocemente di così”.

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