Addio a Jeanne Moreau, la star francese amatissima da Hollywood
È morta oggi l’attrice francese Jeanne Moreau. A darne notizia è il sito Closer.fr. Nata a Parigi nel 1928, grazie soprattutto al riconoscimento del suo talento da parte di Louis Malle, è diventata una delle attrici di punta negli anni Cinquanta. Da scoperta di Louis Malle, che le affida il ruolo da protagonista in Ascensore per il patibolo prima e in Gli amanti poi, nei quali dà vita a un’eroina moderna, all’interpretazione nel 1962 in Jules et Jim di François Truffaut. Questi i passaggi salienti della vita artistica dell’attrice Jeanne Moreau, icona della Nouvelle Vague francese, scomparsa oggi a 89 anni. Nata a Parigi il 23 gennaio del 1928, Moreau trascorre l’infanzia a Vichy. Rientrata nella Capitale all’insaputa dei genitori inizia a frequentare corsi di teatro ed entra presto al Conservatorio di Parigi. Le piccole parti iniziali si trasformano poi in ruoli più significativi. Nel 1949 sposa il regista Jean-Louis Richard. Si tratta di un matrimonio riparatore dato che il figlio Jérôme Duvon nasce subito dopo, ma nel 1951 la coppia divorzia. Nel 1950 fa il vero debutto alla Comédie-Française con lo spettacolo Les Caves du Vatican scritta da André Gide. Grazie alla prostituta da lei interpretata ottiene la copertina di Paris Match. Seguono altri ruoli e il ritorno ogni anno al Festival di Avignone. Inizia in questo periodo una lunghissima e proficua amicizia con Orson Welles con il quale dividerà il set in seguito. Contemporaneamente al successo teatrale arrivano anche i primi ruoli cinematografici dove spicca come protagonista di La regina Margot un film del 1954 diretto da Jean Dréville. Nel 1956 si registra uno dei primi snodi della sua carriera. Mentre interpreta La gatta sul tetto che scotta viene notata infatti dal regista Louis Malle. Nel 1958 durante il festival di Cannes incontra un altro regista fondamentale per la sua carriera: François Truffaut. Nonostante non lavorino subito assieme nasce una forte amicizia che porterà a diverse collaborazioni fortunate in futuro. In questo stesso periodo l’attrice attraversa l’Atlantico per partecipare ad alcuni film di produzione hollywoodiana. Di questo periodo americano ricorda con piacere la frequentazione di diversi scrittori come Henry Miller e Tennessee Williams. Un primo riconoscimento ufficiale arriva dal Festival di Cannes che nel 1960 la consacra migliore attrice per il film Moderato cantabile di Peter Brook. A questo periodo risalgono anche i film La notte di Michelangelo Antonioni e Eva di Joseph Losey. Risale invece al 1962 un altro snodo fondamentale della carriera di Moreau: il film forse fondamentale per la sua attività artistica, Jules e Jim di Truffaut. Il produttore fa uscire la canzone le tourbillon come un singolo e il successo è immediato tanto che l’attrice in pochi anni incide ben due album. I più grandi registi (fra i quali Orson Welles, Luis Bunuel, Rainer Werner Fassbinder e Wim Wenders) la chiamano per offrirle ruoli fatti apposta per lei. Non solo attività artistica però per l’attrice francese: Moreau intreccia una lunga relazione con il regista inglese Tony Richardson, marito di Vanessa Redgrave, e una più breve con il regista statunitense William Friedkin. Riesce anche a realizzare un paio di film come regista: Lumière e L’adolescente. Negli anni Ottanta inizia anche a lavorare per la televisione in particolare in numerosi lavori diretti dalla sua amica Josée Dayan. Grazie a lei ha modo di tornare al cinema per interpretare un’altra sua grande amica, la scrittrice Marguerite Duras. Nel 1992 riceve il Leone d’Oro alla carriera dalla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia mentre nel 1995 il Premio César onorario. Nel 1998 viene organizzato per lei un omaggio da parte dell’Academy statunitense presentato da Sharon Stone. In Francia è l’unica attrice ad aver presieduto per due volte la giuria del Festival di Cannes, nel 1975 e nel 1995. Dal 1986 al 1988 è stata presidente dell’Académie des Césars, mentre dal 2003 è presidente di giuria del festival Premiers Plans dedicato ai giovani registi. Nel 2005 crea inoltre la scuola di cinema Les Ateliers d’Angers.