Povia le canta a chi sostiene lo Ius soli: spariremo per colpa di chi ci governa (VIDEO)
Ius soli può voler dire sparizione progressiva degli italiani e, quel che più conta, per mano di connazionali che hanno il solo vantaggio di essere al governo. Una convinzione, questa di Povia, denunciata a chiare lettere e toni accesi rimarcati dal quell’uso delle maiuscole che la dicono lunga: «LO “IUS SOLI”???? CHE BASTARDI…DIO MIO! NOI ITALIANI SIAMO DESTINATI A SPARIRE. Fatti fuori dagli stessi italiani che ci governano». Chiaro no?
Povia e Ius soli: l’intemerata su Facebook
Dunque, il noto cantautore Giuseppe Povia, impegnato già da un po’ di tempo, in un’opera di denuncia dei malaffari della Politica che – tra malafede e incompetenza – continua a governare un paese allo sbando e allo stremo delle proprie possibilità, ha postato un video che farà molto discutere: tema lo Ius soli, l’argomento del giorno. Una questione spinosa che nei giorni scorsi ha visto la ferma opposizione parlamentare del centro-destra che, tra da Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, alla bagarre scatenata in Aula dalla Lega, fino al senatore azzurro Maurizio Gasparri, ha ribadito come la trappola dello Ius soli nasconda insidie e rischi e come non è attraverso la cittadinanza facile che si garantisce l’integrazione. Un’evidenza, peraltro, che appare ad ogni tragico attentato, nonostante buonismo d’accatto e ipocrita ossequio al politically correct di stampo rigorosamente dem che imperversa tra i banchi parlamentari delle forze di governo.
«Vogliono nuove razze a prezzi stracciati per mandare avanti il Paese»
No: la risposta al dramma migratorio non si risolve con un provvedimento mirato all’acquisizione della cittadinanza di un Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio, indipendentemente dalla realtà geo-culturale di provenienza dei genitori. E questa sembra essere anche la ferma convinzione del cantautore toscano autore di quest’ultimo video che, ne siamo certi, solleverà sicuramente polemiche e dissenso. E già dall’attacco, con il quale Povia esordisce dicendo: «Con questa storia dello Ius soli questi qua sono impazziti, perché gli italiani sono destinati a sparire, fatti fuori da altri italiani che ci comandano al governo». E, da questo punto in poi, l’analisi lucida della situazione attuale passa per rivisitazione storiche – risalendo fino al Regno delle due Sicilie («Nord-Europa ruba dal Sud-Europa come un tempo il Nord-Italia rubò al Sud-Italia, ne parlò anche Gramsci» posta l’autore de I bambini fanno oh») – e disamine economico-monetarie («uno Stato senza moneta non è uno Stato»), riassume esattamente quello che sta succedendo e quello che accadrà a breve: la crisi schiaccia, il Job’s act comprime, le aziende chiudono, i piccoli imprenditori si suicidano. E allora, denuncia Povia, «chi serve per mandare avanti l’Italia? Bé, servono nuove razze a prezzo stracciato. E questi popoli stanno già prendendo il nostro posto»…