Omicidio San Teodoro, il fidanzato di Erika non è più piantonato in ospedale

12 Giu 2017 15:46 - di Gigliola Bardi
ferrara

Non è più piantonato in ospedale Dimitri Fricano, il 28enne piemontese fidanzato di Erika Preti, la ragazza di Biella, anche lei 28enne, uccisa a coltellate a San Teodoro, in Sardegna, dove si trovava per una breve vacanza di coppia. Il giovane, anche lui ferito, era stato trasportato in ospedale e sottoposto ai controlli della polizia in attesa di chiarire la dinamica dell’omicidio e del suo stesso ferimento. 

Il fidanzato ascoltato dal gip

A revocare la disposizione del piantonamento, che aveva fatto pensare che gli inquirenti sospettassero un femminicidio, è stato il gip di Nuoro Andrea Garau, che segue l’inchiesta e ha ascoltato il giovane all’ospedale di Olbia, dove è ricoverato. Fricano, che presenta numerose ferita da taglio su tutto il corpo, è stato descritto come ancora sotto choc, ma ha comunque risposto al magistrato, parlando di una aggressione a scopo di rapina. È stato lui a dare l’allarme su quanto accaduto nella villetta in località Lu Fraili, correndo in strada per chiedere aiuto. 

Per l’omicidio di San Teodoro, tutte le piste aperte

Nonostante la sospensione del piantonamento, gli inquirenti lasciano trapelare che tutte le piste sono ancora aperte. Nuovi indizi si attendono dagli esami medici e dai rilievi sul luogo del delitto. Oltre all’esito dell’autopsia sul corpo della ragazza, si aspetta quello delle visite su Fricano e, in particolare, un riscontro medico oggettivo sul fatto che, come ha riferito lui stesso, il giovane abbia ricevuto una botta in testa che lo avrebbe stordito. Per quanto riguarda la villetta, invece, resta da verificare se sia stato rubato qualcosa, mentre  è in corso l’esame del coltello usato per l’aggressione e l’omicidio e ritrovato nel sopralluogo compiuto dai carabinieri immediatamente dopo il delitto. Inoltre, si stanno vagliando le numerose testimonianze delle persone sentite a Lu Faili, dalle quali potrebbe emergere qualche elemento utile alle indagini. 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *