Neonato gettato giù dal balcone, il dna rivela: era frutto di un tradimento (VIDEO)
Sono passate ormai tre settimane dagli accadimenti, eppure la portata di orrore e di sgomento che la vicenda del povero neonato lanciato nel vuoto dalla madre subito dopo averlo partorito, non accenna ad attenuarsi.
Settimo Torinese, neonato gettato giù dal balcone
E oggi, a distanza di 3 settimane da quella terribile alba del 30 maggio, che ha segnato la naascita e, subito dopo, la tragica morte del piccolo venuto alla luce a Settimo Torinese, una notizia getta nuove ombre sul delitto, di cui è accusata la madre 34enne del piccolo,Valentina Ventura, al momento in carcere alle Vallette con l’accusa di omicidio aggravato. Come riportato da La Stampa, allora, il marito della donna, interrogato a lungo ieri sera, martedì 20 giugno, dal procuratore capo Giuseppe Ferrando, e che non risulta tuttora indagato nell’inchiesta, avrebbe presentato una «ricostruzione dei fatti fedele e credibile». L’uomo, scrive il quotidiano torinese, che ha saputo soltanto ieri di non essere il padre del neonato, resta nell’inchiesta nelle vesti di testimone.
Gli accertamenti delle indagini e l’esame del dna
E allora, sarebbe proprio questo, molto probabilmente, il movente del terribile infanticidio: l’esito dell’esame del dna, disposto dalla procura di Ivrea sul corpo del piccolo, avrebbe infatti confermato che il neonato era il frutto di una relazione extra-coniugale della donna che se ne sarebbe disfatta gettandolo dal balcone dell’appartamento in cui viveva. In cui ha partorito. E dal quale ha ucciso il suo bambino scaraventandolo giù nel vuoto. E i racconti dei testimoni e, soprattutto, del soccorritore che per primo ha visto il corpicino sull’asfalto, agonizzante – racconti agghiaccianti riportati nel video in apertura – rendono, una volta di più, se possibile, l’orrore di un gesto inaccettabile, qualunque sia il motivo che lo ha scatenato.