Morgan smaschera Saviano: “Usa il gobbo, io no, so di cosa parlo”

13 Giu 2017 10:41 - di Federica Argento

Non si può dire che siano mai stati amici, anzi, Che si siano ritrovati entrambi nello stesso programma – “Amici”, di Maria De Filippi – non vuol dir nulla: sono due stili opposti di essere e di interpretare l’approccio televisivo.  Marco Castoldi, in arte Morgan, è un musicista colto, che parla in maniera diretta e soprattutto usa la tv per fare quel che sa far meglio, cantare. Roberto Saviano, lo conosciamo,  è un po’ di tutto, scrittore, moralista, tuttologo, uno che tiene alla sua “performance” televisiva, al punto da….. E qui cade il Saviano. Morgan smaschera le pose attoriali dell’autore di Gomorra e,  uso ad avere la parola più veloce del pensiero, parte a spron battuto e in un’ intervista su Linkiesta, rivela che ad Amici «Saviano parla col gobbo. Io dentro di me dicevo, volevo gridargli: “Levategli il gobbo! Levategli il gobbo!”. Chissà che cavolo avrebbe detto senza gobbo». Morgan si scatena: «Io non ho mai avuto il gobbo perché so sempre di cosa parlo. Al massimo ho la gobba, quello sì. Ma il gobbo almeno no». Insomma, quelle di Saviano sono molto spesso messe in scena. Lo avevamo sospettato, ma ora il particolare del gobbo spiega molte cose. 

Saviano, il gobbo e l’inautenticità

Il gobbo è quello schermo sul quale scorre il testo da declamare, usato per aiutare chi fa delle filippiche e non vuole perdere il filo. Diciamo che la circostanza non fa molto onore a Saviano che vuole dare l’idea di parlare a getto e con una dose di naturalezza che dovrebbe fare la differenza. Dunque, un intellettuale che parla col gobbo è come un cantante che canta in playback: così sono bravi tutti. Casa è veramente farina del suo sacco? Saviano viene smentito nel suo ruolo di chi parla col cuore in mano e a nome della verità. In realtà potrebbe solo recitare una parte e leggere il suo copione. Insomma. Non è la stessa cosa. Morgan è spesso sopra le righe, quando inizia a parlare non si ferma più, può pure risultare invadente, ma almeno non si dipinge per quello che non è. Saviano ama  essere il regista di se stesso., ma alla prova della verità, perde.

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