Isis, «al-Baghdadi è vivo, ma non è più il capo»: l’esperto siriano svela il “golpe”
Conosciuto come capo supremo, e indiscusso, dell’Isis, Abu Bakr al-Baghdadi non sarebbe più il “califfo” del sedicente Stato islamico. A riferirlo è stato il direttore del portale siriano Furat Post, Ahmad al-Ramadan, in una conversazione con la versione in inglese del magazine online sul Medio Oriente, Al-Sharq al-Awsat, durante la quale ha invece smentito le ipotesi circolate nelle scorse ore secondo le quali Baghdadi sarebbe stato ucciso in un raid aereo a Raqqa.
L’Isis guidato da un consiglio di 12 uomini
Il terrorista, di cui fu annunciata la morte in un raid aereo già nel 2016, sarebbe dunque vivo ma, secondo quanto riferito da Ramadan, «ormai non è altro che la facciata dell’Isis». Stando a Ramadan, il cui portale si occupa degli eventi nella provincia siriana nordorientale di Deir Ezzor, Baghdadi «è stato allontanato dai vertici del gruppo» e «la leadership effettiva dell’organizzazione in Siria e in Iraq è in mano a un consiglio composto da 12 membri». Sarebbe questo consiglio, dunque, «a pianificare ed emettere gli ordini per tutte le questioni pertinenti il Califfato», ha aggiunto Ramadan, che ha rivelato il retroscena proprio mentre è in atto l’offensiva militare delle forze democratiche della Siria (Fds), spalleggiate dalla Coalizione internazionale a guida Usa, contro la città di Raqqa, roccaforte siriana dell’Isis.