Francia, Marine Le Pen invita i patrioti alla mobilitazione anti-Macron (video)
Marine Le Pen non appare affatto scoraggiata da un risultato che avrebbe potuto essere migliore: già stamattina è al Passo di Calais per la campagna elettorale per il ballottaggio. In una dichiarazione ha invitato tutti i patrioti alla mobilitazione anti-Macron e per il Front National. La leader del Fn ha detto anche quello che tutti pensano da anni: ossia che la legge elettorale francese è ormai da rivedere, perché penalizza milioni di elettori che rischiano di non vedersi rappresentati all’Assemblea nazionale. Tutto o quasi secondo le previsioni in Francia. Il ciclone En Marche del neopresidente Emmanuel Macron ha travolto la Francia, bocciando già al primo turno delle legislative molti protagonisti della politica che rimarranno fuori dall’Assemblea nazionale. In particolare il voto si è rivelato una strage per il partito socialista, mentre chi, come l’ex premier Manuel Valls, si è schierato a sostegno del nuovo presidente, potrebbe farcela al ballottaggio. In buona posizione in vista del secondo turno di domenica prossima, la leader del Front National, Marine Le Pen, e – sia pure in misura minore – il fondatore della nuova formazione della sinistra radicale France Insoumise, Jean Luc Melenchon, potrebbero diventare deputati per la prima volta. Bocciati eccellenti e partite difficili da difendere nel centrodestra dei Les Republicains. Passano al primo turno tutti i cinque ministri e sottosegretari in lizza per il partito di Macron: Richard Ferrand, Christhophe Castaner, Bruno Le Maire, Marielle de Sarnez e Mounir Mahjoubi sono favoriti per il ballottaggio, mentre Annick Girardin è più in difficoltà. Come si diceva, il partito dell’ex presidente François Hollande ottiene un risultato umiliante. Bocciato al primo turno il leader Jean Christophe Cambadelis, in quarta posizione nella circoscrizione parigina che rappresentava da 30 anni. Al ballottaggio andrà il giovane sotto segretario per la digitalizzazione Mahjoubi che ha ottenuto il 37%, contro la candidata di France Insoumise Sarah Legrain (20%).
I socialisti in rotta, bocciati i ministri di Hollande
Bocciati anche il candidato socialista alle presidenziali Benoit Hamon, l’ex ministra della Cultura Aurelie Filippetti e Elisabeth Guigou, ex ministro del governo Jospin. Il deputato di Marsiglia Patrick Mennucci è stato spazzato via da Jean Luc Melenchon che va al ballottaggio. Passa, ma rischia al ballottaggio l’ex ministro dell’Istruzione Najat Vallaud Belkacem. Stessa sorte per l’ex ministro del Lavoro Myram El Khomri. Sembrano salvarsi invece l’ex primo ministro Valls, l’ex portavoce di Hollande, Stephane Le Foll, e l’ex ministro della Sanità Marisol Touraine, in posizione favorevoli ai ballottaggi. Si sono tutti dichiarati favorevoli a Macron e contro di loro non è stato candidato nessun esponente di Lrm. Anche Les Republicains appare fortemente ridimensionato nei suffragi, il partito del centrodestra vede bocciati al primo turno l’ex sottosegretario agli Esteri Rama Yade e Henri Gaino, ex consigliere di Nicolas Sarkozy. Passa al secondo turno, ma in posizione rischiosa, l’ex ministro Nathalie Kosciusko-Morizet. Bocciati anche gli ecologisti già ex ministri della presidenza Hollande: Cecile Duflot e Emmanuelle Cosse . Va meglio per il Front National, malgrado la sconfitta di Nicolas Bay, responsabile della campagna elettorale per le legislative. Il numero due del partito Florian Philippot passa al primo turno. La leader Marine Le Pen ottiene il 45% nel suo feudo elettorale di Henin Beaumont e può sperare di vincere il ballottaggio contro la candidata di Lrm Anne Roquet. Infine, Nicolas Dupont D’Aignan, candidato della destra sovranista alle presidenziali, che si era schierato a sostegno di Le Pen al secondo turno, se la dovrà vedere al ballottaggio nell’Essonne, dove ha ottenuto il 29, 7% contro il 35,7% del candidato di Lrm, Antoine Pavami.