Evasione, cambia tutto nei controlli sugli scontrini fiscali: le novità
Cambiano i controlli del Fisco e della Guardia di Finanza sugli scontrini fiscali. La non emissione dello scontrino non sarà più ritenuta evasione. Come riporta Italia Oggi, in una cirlcolare della Guardia di Finanza la mancata emissione del foglietto fiscale viene declassata ad una condotta di irregolarità ridotta. E arriva anche un cambiamento sui controlli. Sebbene importanti gli scontrini, tuttavia non sarebbero così determinanti sul contrasto alla frode o all’evasione di importi consistenti. E così le Fiamme Gialle dovranno adeguarsi a nuove regole, facendo controlli più mirati. Nella circolare viene indicato il comportamento da assumere durante le procedure di verifica: il personale dovrà avere capacità professionali accompagnate da equilibrio ed esperienza. In più dovrà esserci anche “sensibilità nei riguardi dei casi di evidente disagio personale”. In più non dovrà essere mostrato il distintivo ai clienti minori, anziani o malati.
Controlli mirati e “soft”
Controlli mirati, dunque, non più le “retate” stile Cortina e Capri a cui ci aveva abituato il governo Monti, peraltro senza ricavare un ragno da buco, ma facendo arrabbiare i commercianti onesti. Niente blitz improvvisi. Queste nuove direttive privilegiano infatti il rapporto virtuoso con i contribuenti e l’impatto che questa attività di controllo produce sull’opinione pubblica. Per questo la nota del Comando generale dedica ampio spazio «al ruolo del cliente» dal quale la pattuglia delle Fiamme Gialle può acquisire informazioni sulla prestazione o il bene ricevuto. Soprattutto all’uscita del locale», si legge sul Sole24ore.com. Il rischio di creare «disagio, preoccupazione, oppure turbamento» in certe categorie è certamente possibile secondo il Comando generale soprattutto se il cliente viene «fermato per strada o all’uscita da un esercizio pubblico da una Forza di Polizia che si qualifica tale mostrando la tessera di riconoscimento». I finanzieri dovranno allora evitare sempre controlli su minorenni, persone affette da infermità mentali o da forme di inagibilità fisica come possono essere gli anziani e, «più in generale, coloro che manifestino evidenti disagi di altra natura». Che tradotto in una parola potrebbero definirsi “ubriachi”.
Evitare controlli sproporzionati
I controlli sulla clientela dovranno essere indirizzati verso soggetti in grado di poter fornire informazioni attendibili e utili per migliorare l’efficacia delle verifiche e limitare «l’insorgere di situazioni di criticità o incomprensioni». In Via Ventuno Aprile sono intenzionati ad evitare «l’erroneo convincimento nella collettività e negli organi di informazione» di un controllo sproporzionato rispetto agli effettivi interessi fiscali da tutelare. Occorre poi ricordare che nei confronti dei clienti non c’è più alcuna sanzioneperché abrogata dal lontano 2 ottobre 2003. «Importante sarà anche la pianificazione dei controlli e soprattutto il fatto di affidarli a finanzieri preparati e che conoscano sia i casi in cui non esiste l’obbligo di certificazione fiscale, sia le ipotesi più complesse o dibattute come potrebbero essere i casi di “autoconsumo”, si legge sempre sul quotidiano economico. Per quanto riguarda le partite Iva da controllare, gli interventi dovranno concentrarsi soprattutto nei confronti di attività economiche e commerciali che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi di più elevato valore economico o che hanno orari di apertura al pubblico serali o notturni. In sintesi, «si tratta di ristoranti, pub, bar o magari negozi e boutique dei località balneari. Non solo. I reparti non dovranno reiterare gli interventi nei confronti di un ristretto numero di soggetti soprattutto se di minori dimensioni «ovvero che effettuano numerose transazioni di modico importo» (come dire evitare le gelaterie!)». Nella pianificazione dei controlli, infine, particolare attenzione sarà riservata ai luoghi dove sono presenti venditori abusivi. Nei confronti degli abusivi dovranno allora essere effettuati controlli mirati con particolare attenzione alla vendita di beni con marchi contraffatti. Per queste ragioni, laddove ci siano venditori abusivi, la precedenza va data alla repressione di questi fenomeni.