“Credevo di morire, colpivo alla cieca”: parla la 16enne che ha accoltellato l’immigrato
«Stavo tornando a piedi verso casa, ho visto all’improvviso quell’uomo sbucare dal nulla, mi guardava, mi fissava, ma io andavo dritta per la mia strada. E giù apprezzamenti pesanti. Dove vai bella… Stai con me… e volgarità irripetibili. Camminavo veloce, col cuore in gola, mi sono sentita afferrare, sbattere contro la serranda di un negozio. Hoavuto paura di morire. Sentivo le sue mani dappertutto». Sembra di vedere quella scena, erge tutta la paura dalle parole della ragazza di 16 anni aggredita a Roma nel quartiere Montesacro da un 28enne bengalese. la ragazza si è sfogata ed ha raccontato al Messaggero la sua tragiga serata che poteva finire molte peggio. Se non si fose ricordata di avere un coltellino da boy scout.
Lo choc dei genitori
La drammatica ricostruzione prosegue così: «Non so nemmeno io come, ma l’ho preso è ho cominciato a dare colpi alla cieca, finché quello mi ha mollato e ha cominciato a trascinarsi via in una pozza di sangue». E’ stata coraggiosa, la ragazza – una vita tra liceo e boy scout – a rimanere presente a se stessa. Urlava, chiedeva aiuto e si è opposta con tutta e stessa a Mohammed Mamun Karim: “senza fissa dimora, un precedente per furto”, avrebbe abusato di lei, Le urla della ragazza hanno indotto qualcuno della zona a chiamare il 112. L’ambulanza haportato l’uomo all’Ospedale Pertini sotto stretta sorveglianza, in stato di fermo per violenza sessuale. la ragazzi, sostengono gli inquirenti, ha agito per legittima difesa. “Ora è tra le graccia dei genitori – leggiamo sul quotidiano romano- che sono ancora sotto choc».
La rabbia dei residenti: “Che doveva fare, farsi stuprare?
Come tanti genitori di adolescenti, credevano che la loro figlia fosse al sicuro nell’ambito della sua comitiva. Aveva salutato un amichetto e avrebbe dovuto fare pochi passi prima di arrivare a casa sua. Eppure il pericolo si è manifestato improvvisamente, in quyei pochi metri. in un quartiere, Monte Sacro, non lontano dal centro, che per l’incuria e la mancanza di controlli sta diventando terra di nessuno. Uno stato di degrado graduale aumentato negli ultimi tempi. Lo sostengono i cittadini residenti della zona. Solo nel Maggio scorso la titoalre di un bar sulla piazza Monte Gennaro ha subuto una rapina “da due uomini armati di pistola e di coltello”. Nadia, la giornalaia della piazza intervistata, fa vedere tra i capelli un forcina: “Non mi è mai servita, ma all’occorrenza sono pronta ad usarla. “Più vanti c’è un terreno occupato dai rom, più avanti un locale di slot machine aperto giorno e notte: “Che doveva fare quella ragazzina – dicono i residenti – farsi violentare?
Ha fatto bene,sarebbe da accusare chi non ha fatto rimpatriare questo immigrato al suo paese visto che è un pregiudicato. Da altre parti se hai una lite ti rimpatriano senza tanti salamalecchi. Se questo tizio fosse stato rimpatriato la ragazza non sarebbe stata aggredita. Almeno non da lui.