Champs-Elysées, arrestati i familiari dell’attentatore. In casa un arsenale
Nuovi sviluppi nelle indagini sull’attentato parigino di lunedì sera. Sono stati fermati quattro componenti della famiglia di Adam Dzaziri, autore dell’attacco terroristico sugli Champs-Elysées, rimasto ucciso dopo l’esplosione della sua auto che aveva diretto contro una camionetta di gendarmi, fortunatamente senza fare feriti. È quanto si apprende da fonti giudiziarie, come riporta il quotidiano francese Le Figaro.
Champs-Elysées, arrestati i familiari dell’attentatore
L’ex moglie dell’uomo, il fratello e la sorellastra erano stati interrogati subito la perquisizione della loro abitazione a Plessis-Paté, nell’Essonne, ha riferito la stessa fonte. Il padre dell’aggressore è stato a sua volta fermato in serata quanto ha fatto ritorno a casa. Inoltre un verso e proprio arsenale è stato sequestrato a casa di Adam Dzaziri. Secondo quanto riferisce BfM tv, nell’abitazione di Le Plessis-Pâté, nel dipartimento dell’Essonne, sarebbero stati ritrovati in particolare fucili, munizioni e materiali per costruire una bomba, ma non esplosivi. Molti oggetti, tra cui due telefoni cellulari e un computer sono stati portati via dagli uomini del Bri (Brigate di ricerca e di interventi). L’uomo responsabile dell’attacco sugli Champs-Elisées era schedato dal 2013 dagli 007 francesi per radicalizzazione ma con regolare porto d’armi. Il trentunenne franco-tunisino, di madre polacca era noto ai servizi tunisini che lo avevano segnalato agli omologhi francesi nel 2013. Lo rivelano alcuni media locali precisando che Adam Dzaziri tornava spesso in Tunisia dove era solito frequentare ambienti estremisti islamici, in particolare, il gruppo dichiarato terroristico dalle autorità tunisine, Ansar Al Sharia.