Case ai Rom, ma la bimba disabile Maria Noemi è ancora sotto sfratto
Hanno una bimba disabile al 100% e vivono in una casa popolare assegnata loro 10 anni fa proprio per questo motivo, ma la giunta Raggi li ha dichiarati “abusivi” e da sette mese minaccia di sfrattarli. Senza aver trovato una soluzione alternativa. Ora che esplode il caso degli appartamenti ai rom e degli 800 euro che riceveranno per pagare gli affitti, il papà di questa famiglia romana messa all’angolo e dimenticata, Emmanuel Mariani, si dice «basito».
Case ai rom, ma romani disabili sotto sfratto
«Non sono razzista, ma non ho parole. Se questa è giustizia…», ha commentato l’uomo, intervistato dall’Adnkronos. La famiglia Mariani e la loro bambina, Maria Noemi, 11 anni, disabile a causa di un errore durante il parto, sono vittime di una politica ottusa, in cui burocrazia e malinteso senso di legalità si sostituiscono al più elementare senso di giustizia sociale: i Mariani non sono occupanti abusivi, la casa Ater fu loro assegnata dal Campidoglio e, in particolare, dall’allora sindaco Walter Veltroni, che riconobbe il diritto di questa famiglia a essere sostenuta dalle istituzioni. Un diritto negato, a dieci anni di distanza, dal nuovo corso capitolino, per il quale i Mariani devono andare via perché chi firmò materialmente la delibera è stato sottoposto a un procedimento penale e quindi quell’atto amministrativo va considerato illegittimo.
Per Maria Noemi nessuna soluzione dal Campidoglio
Il caso dei Mariani non è isolato: ci sono decine di famiglie incolpevoli in questa stessa situazione, alcune delle quali con invalidi. La politica, assolvendo al suo mandato, potrebbe e dovrebbe intervenire, invece da sette mesi nessuno in Campidoglio si è fatto carico di trovare una soluzione e restituire serenità a questi romani che vivono una condizione di debolezza sociale. Nonostante le ripetute rassicurazioni da parte dell’assessore al Patrimonio Andrea Mazzillo e la mobilitazione dell’opinione pubblica (per Maria Noemi è stato chiesto sostegno anche con uno striscione allo stadio), infatti, nulla si è mosso né per i Mariani né per le altre famiglie.
Cittadini di serie A e cittadini di serie B
«Ora aspetto l’esito del ricorso che ho presentato», ha spiegato Emmanuel. «Non voglio giudicare, se ci sono persone in reali difficoltà. Però, come dicono anche loro, spero che non ci siano cittadini di serie A e di serie B», ha sottolineato ancora il papà di Maria Noemi, lasciandosi andare a una considerazione amara: «Ci sono cittadini che pagano le tasse e altri che prendono benefici. Allora forse è meglio non dichiarare nulla e vivere nell’illegalità». «Non voglio giudicare nessuno, ma – ha concluso l’uomo – spero che al più presto trovino una soluzione anche per noi e per le altre famiglie a rischio sfratto».