9 milioni di italiani al voto: il Pd rischia grosso. Il centrodestra unito punta alla vittoria (VIDEO)
In queste ore, dalle 7 di questa mattina e fino alle 23 di questa sera, urne aperte per oltre 9 milioni di italiani chiamati al voto per eleggere i sindaci e rinnovare i consigli comunali di 1004 comuni, dei quali 160 vantano registri elettorali con più di 15000 abitanti e 25 capoluoghi di regione. Una prova per gli schieramenti di centrodestra e di centrosinistra che punta i riflettori in particolare sugli 83 comuni di segno dem e sui 40 governati dall’opposizione di centrodestra. Appena 3, invece, le amministrazioni comunali di segno pentastellato, ma dal calcolo decisamente più complesso visto che, per esempio, a Parma e a Comacchio, i primi cittadini uscenti sono stati eletti in carica con il movimento di Grillo, ma poi hanno abbandonato i Cinque Stelle in corso d’opera per irrisolvibili problemi con il vertice e con la base.
Italiani alle urne: 9 milioni al voto per i Comuni
Un test amministrativo di evidente importanza politica che, in base ai risultati conseguiti – lo spoglio, seguito in diretta da Sky, inizierà a chiusura dei seggi – fornirà indicazioni pratiche e imprescindibili per orientarsi sulla definizione della tormentata riforma elettorale. Una sorta di prova generale che, è opinione condivisa, sortità non pochi effetti su quello che sarà il voto nazionale. Una specie sondaggio perlustrativo di quelli che sono al momento tendenze e malumori degli italiani nei confronti delle forze di governo e non del Belpaese: Pd, M5s e centrodestra, che si presenta unito. E allora, in qiuesto senso, va da sé che oggi sono proprio i denmocratici di sinistra e i grillini del credo movimentista a giocare e rischiare di più, visto che le amministrazioni da rinnovare sono per lo gestite da loro, mentre gli altri non possono che ambire a migliorare ed aumentare gli schieramenti in campo.
Le prospettive del centrodestra unito
E allora, da L’Aquila a Catanzaro, fino a Palermo; ma anche da Como a Oristano e da Belluno a Lecce, passando per Trapani, i riflettori sono puntati sul Pd e la sua incerta alleanza a macchia di lepoardo con l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, mentre il M5s è chiamato a fare i conti con la sua stessa schizofrenia decisionale. Come anticipato, invece, per il centrodestra non può che andare bene: anzi, meglio. tanto che la stessa esponente forzista Mariastella Gelmini in un’intervista rilasciata al Giornale parla di «test nel rapporto tra gli italiani e la politica», aggiungendo; ma «noi abbiamo la formula vincente»: E il perché lo spiega a stretto giro la stessa ex ministro dell’Istruzione: «Certamente, perché il centrodestra è unito nella stragrande maggioranza dei Comuni che vanno al voto e ci misuriamo in Comuni di peso: penso a Como e Monza in Lombardia, a Genova che è un test importante, a L’Aquila, a Lecce e a Palermo». E ancora: «Siamo uniti dappertutto, la differenza è nel peso diverso della Lega al Nord rispetto al Sud, ma sostanzialmente c’è unità anche lì». Agli elettori, adesso, l’ardua sentenza… Ecco come si vota.