Urne anticipate, Ap in rivolta: “Renzi vuole liquidare Gentiloni senza tracce”
L’ipotesi sempre più probabile di un accordo tra Pd, FI e M5S sul modello tedesco sta scatenando la rivolta in Ap, gli alleati centristi di Renzi: gli alfaniani non gradiscono l’ipotesi delle elezioni anticipate a settembre né, tantomeno, la proposta di soglia di sbarramento al 5%. E’ Fabrizio Cicchitto a dare voce ai mal di pancia di Ap. “Non è esatto quello che nell’intervista al Messaggero afferma il presidente Renzi e cioè che vuole attuare direttive del Presidente della Repubblica. Anche i sanpietrini sanno a Roma che il suo obiettivo principale è quello di liberarsi del governo Gentiloni senza lasciare impronte digitali troppo marcate e per ottenere questo risultato è disponibile a qualunque legge elettorale: tedesca, francese, spagnola o russa che sia”. Così il presidente della commissione Esteri della Camera ed esponente di Ap commenta l’intervista di Renzi oggi al quotidiano romano.
“Hanno invece ragione oggi Eugenio Scalfari e ieri il direttore di Repubblica Calabresi -aggiunge il parlamentare di Ap- quando rilevano che le elezioni anticipate sono un atto di assoluta irresponsabilità, in primo luogo rispetto alle reazioni dei mercati. E’ assolutamente paradossale che Renzi sulla legge elettorale si rivolga solo a forze di opposizione quali Forza Italia e M5S e anzi inventi sbarramenti per eliminare dal quadro parlamentare proprio le forze di centro che hanno consentito a lui e al Pd di governare per tutta questa legislatura”.