Rogo di Pomezia, confermato il rischio diossina: valori 700 volte oltre i limiti
Livelli di diossine e furani 700 volte oltre i limiti nelle immediate vicinanze dell’incendio scoppiato venerdì scorso alla Eco X di Pomezia. E’ quanto risulta dai dati diffusi oggi da Arpa Lazio.
Le rilevazioni effettuate venerdì e sabato scorsi indicano una concentrazione di diossine e furani di 77,5 picogrammi per metro cubo, a fronte di del limite dell’Oms di 0,1. La concentrazione di benzopirene, l’unico idrocarburo policiclico aromatico normato, è risultata di 9,1 nanogrammi per metro cubo, superiore al valore limite annuale pari a un nanogrammo per metro cubo. ”Le concentrazioni di policlorobifenili (PCB) per i quali non è stabilita una concentrazione di riferimento, sono risultati sensibilmente superiori a quelle rilevata normalmente in aria ambiente” scrive L’Arpa. Tornano verso la normalità invece i livelli di Pm10. Il 10 maggio scorso la concentrazione era di 28 microgrammi per metro cubo sulla Via Pontina Vecchia e di 23 microgrammi per metro cubo a Pomezia.
“I dati di concentrazione delle diossine e degli altri inquinanti il 5 e 6 maggio nei pressi dell’incendio confermano le preoccupazioni che dalle prime ore ci hanno visto al lavoro in collaborazione con i Vigili del Fuoco, la Asl e l’Arpa Lazio – dichiara il sindaco di Pomezia Fabio Fucci – Le iniziative intraprese in questi giorni con le ordinanze sindacali che impongono limiti e divieti nelle vicinanze del capannone andato in fiamme hanno consentito di tutelare la salute dei residenti. L’attenzione resta alta: siamo in stretto contatto con gli Enti deputati e continueremo a comunicare gli aggiornamenti alla popolazione”.