Protesta forte ma pacifica al convegno ong: “Scafisti! Mercanti di uomini!”

6 Mag 2017 18:26 - di Redazione

L’Italia non ne può più di questa invasione di clandestini, e l’apprendere che dietro a questa tratta ci sia un gigantesco business, scalda gli animi dei giovani, i più colpiti dall’immissione irresponsabile di centinaia di migliaia di immigrati irregolari. Qualcuno che non ne può più è andato a protestare al convegno sui clandestini. Al grido di “Ong scafiste” un gruppo di rappresentanti del Movimento Nazionale e Gioventù Identitaria ha fatto irruzione al panel “Confini e orizzonti: la nuova geopolitica del Mediterraneo” in corso al Museo del Tessuto di Prato nell’ambito della manifestazione Mediterraneo Downtown. “Un’azione violenta messa a punto da una quindicina di persone, arrivate da Roma, con il preciso intento di cercare visibilità e provocare i partecipanti”, si legge ovviamente in una nota diffusa dagli organizzatori di Mediterraneo Downtown. Il Festival, che durerà fino a domani, ha trattato molti temi legati all’immigrazione e all’accoglienza dei clandestini con incontri e dibattiti, diventando “evidentemente bersaglio dei dimostranti del gruppo di neo fascisti ha preso di mira in particolare il panel in questione, a cui partecipava anche lo studioso islamista Oliver Roy”. I promotori del Festival, Cospe, Amnesty International Italia, Legambiente, Libera, Comune di Prato, Regione Toscana, si legge in una nota, “condannano fermamente questi gesti antidemocratici, respingono al mittente le accuse di prendere soldi per salvare vite umane, e auspicano che proprio manifestazioni con incontri e dibattiti di alto livello come quelli di Mediterraneo Downtown, contribuiscano a cambiare il clima di odio e violenza che sta crescendo nel nostro Paese”.

La replica dei giovani: hanno strappato i nostri volantini

Immediata la replica di Gioventù Identitaria sulla sua pagina Facebook: “Mediterraneo Downtown ci ha definito antidemocratici e violenti per aver solamente ricordato loro ció che sono cioè dei taxi al servizio di una massiccia deportazione di persone, finanziate da enormi gruppi finanziari. Questa invece è la loro democrazia, prendono i nostri volantini e li strappano impedendo alle persone di poterli leggere. Le accuse di violenza sono pura fantascienza peccato che la nostra diretta Facebook sia iniziata prima del nostro ingresso al convegno a dimostrare proprio che la nostra protesta è stata forte, ma assolutamente pacifica. Le vostre storielle andate a raccontarle ad altri, con noi vi dice proprio male.

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