Papa Francesco condanna i «cuori di pietra chiusi nella rigidità della legge»
No a chi ha «il cuore chiuso, testardo, “pagano“, che non lascia entrare lo Spirito Santo e si sente sufficiente in se stesso». No a «quelli che sono chiusi nella rigidità della legge», circostanza che «fa soffrire tanto la Chiesa». È quanto sottolinea Papa Francesco oggi nell’omelia della messa celebrata alla domus di Santa Marta in Vaticano.
Papa Francesco: saper ascoltare gli altri
Il Pontefice condanna «i cuori chiusi, i cuori di pietra, i cuori che non vogliono aprirsi e che non vogliono sentire, i cuori che conoscono soltanto il linguaggio della condanna». I cuori, dunque, di coloro che «sanno solo condannare, non sanno dire “spiegami” ma sono chiusi, sanno tutto e non hanno bisogno di spiegazioni». L’esortazione del Papa è volta a «cambiare il cuore di pietra con uno di carne, cioè con un cuore che sappia ascoltare e ricevere la testimonianza dell’obbedienza. Il Signore – invoca Papa Francesco – ammorbidisca un po’ il cuore di questi rigidi, di quella gente che è chiusa sempre nella legge e condanna tutto quello che è fuori da quella legge. Non sanno che la tenerezza di Dio è capace di spostare un cuore di pietra e mettere al suo posto un cuore di carne».