Neonato morto, confessione choc: la madre l’ha gettato dal balcone appena nato

31 Mag 2017 9:10 - di Gabriele Alberti

Tragedia a Settimo Torinese. Ha confessato nella notte la donna, una italiana di 34 anni, interrogata a lungo dai Carabinieri nell’ambito dell’indagine per il neonato che era stato trovato abbandonato in strada  e morto qualche ora dopo in ospedale. Una confessione choc. I militari dell’Arma e il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, la ritengono colpevole dell’omicidio aggravato del neonato partorito nelle prime ore di martedì. La donna è stata sottoposta a fermo di indiziato di delitto. Avrebbe gettato il bimbo dal balcone. Al momento non sono emerse responsabilità da parte di altre persone. 

La tragica scoperta

Il neonato era stato trovato in fin di vita avvolto in un asciugamano per terra, nel centro di Settimo Torinese, in via Turati 2, da un passante. La svolta è arrivata quando la donna è stata portata in procura per essere ascoltata.  I carabinieri sono tornati nel luogo dove è stato trovato il bimbo per ulteriori rilievi, compiendo anche un sopralluogo nell’appartamento della 34enne.Dopo l’agghiacciante scoperta, sul posto erano  accorsi il 118 e i carabinieri e il piccolo era stato trasportato all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove è morto poco dopo. Le sue condizioni erano disperate. Il neonato aveva una ferita sulla testa, come avevano onfermano i carabinieri, che supponevano che o il piccolo fosse stato gettato a terra oppure che durante il parto potesse avere sbattuto il capo. L’autopsia aiuterà a fare chiarezza, ma la conessione della donna dice che le cose sono andate in un altro folle modo.

“Un scena che non dimenticherò più”

«Una scena che non dimenticherò più», aveva detto  sconvolto Attilio Bondino, il netturbino intervenuto con il collega Saverio Casorelli. «Urlavamo chiedendo aiuto. È stato sconvolgente. Speravamo tutti di potergli salvare la vita». I carabinieri della compagnia di Chivasso avevano  subito diramato una nota di ricerca in tutti gli ospedali della zona nel tentativo di identificare la madre. Il neonato aveva una ferita alla testa. I militari dell’Arma hanno anche visionato le immagini delle telecamere di sicurezza di alcuni esercizi commerciali della zona nel tentativo di identificare movimenti sospetti tra le 4 e le 6, gli orari in cui si ipotizzava che il neonato fosse stato abbandonato. Per stabilire le cause esatte della morte si dovrà attendere l’autopsia: il pubblico ministero Lea La Monaca affiderà l’incarico alla dottoressa Mazzucco. «Un neonato abbandonato per strada è una tragedia che lascia sgomenti, è una sconfitta per tutta la società», ha commentato.  Da più parti si invita a informare sul parto anonimo. Un sostegno materiale e psicologico alle gestanti e alle madri che in un momento difficile della propria vita decidono di rivolgersi allo Stato, annziché commettere gesti che neanche tra le bestie accadono.

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