Missili, la Nord Corea adesso esagera: Russia e Cina ora sono preoccupate
Ciccio Kim ci rifà: la Corea del Nord ha lanciato un nuovo missile balistico intorno alle 5.27 del mattino (ora locale), il settimo dall’inizio dell’anno e a meno di una settimana dall’elezione del presidente sudcoreano Moon Jae-in. Il missile ha viaggiato per 700 chilometri, per poi finire nelle acque del mar del Giappone, come ha riferito l’agenzia di stampa Yonhap. Non si tratta tuttavia di “un missile balistico intercontinentale” fa sapere in un comunicato il Comando Usa nel Pacifico e il suo lancio “non ha rappresentato alcun tipo di minaccia per il Nord America”.
La Corea del Nord lancia un altro missile nel mar del Giappone
Secondo l’agenzia Yonhap, Moon Jae-in ha convocato una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale della Corea del Sud dopo il lancio del missile. Le tensioni sulla penisola coreana sono aumentate nelle ultime settimane a causa del programma nucleare di Pyongyang e dei test missilistici, e il lancio del nuovo missile balistico arriva nel giorno in cui la Cina inaugura la Belt and Road Iniziative, il summit sulla via della Seta, che vedrà arrivare a Pechino leader e rappresentanti da tutto il mondo. Tra i partecipanti al summit ci sarà anche una delegazione Usa. Proprio ieri Choe Son-hui, direttore del ministero degli Esteri nordcoreano responsabile per agli affari americani aveva detto che Pyongyang sarebbe stata pronta “a dialogare con Washington, sotto le giuste condizioni”. Stesso discorso fatto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che qualche settimana fa aveva affermato che sarebbe stato “onorato” di incontrare “a certe condizioni” il leader nordcoreano Kim Jong-un.
Le reazioni internazionali all’ultima provocazione nordcoreana
E invece, tutto da rifare. La storia della ricucitura diplomatica di rapporti di politica internazionale a dir poco logori e sfilacciati è da riscrivere – ancora una volta – dopo l’ennesima provocazione di Ciccio Kim e del suo entourage militare. Ecco le reazioni dei vari Paesi, dalla Russia agli Usa, passando per la Cina.
- Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping hanno espresso preoccupazione per le tensioni nella penisola coreana durante i colloqui del “Belt and Road” Forum in corso a Pechino. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia di stampa russa Tass. “Naturalmente – ha detto Peskov – Putin e Xi hanno parlato in modo molto dettagliato della situazione della penisola coreana e hanno espresso preoccupazione reciproca per l’escalation della tensione”, anche alla luce del nuovo missile lanciato da Pyongyang.
- Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump non crede che la Russia sia contenta dopo il recente lancio di un missile da parte della Corea del Nord. Lo riferisce una nota della Casa Bianca. “Con un missile che colpisce un punto così vicino al territorio russo, più vicino, infatti, alla Russia che al Giappone, il presidente non può immaginare che la Russia sia contenta”, si legge nella nota. “La Corea del Nord è una minaccia palese da troppo tempo”, aggiunge il comunicato, spiegando che gli Stati Uniti mantengono il proprio “impegno ferreo” al fianco dei loro alleati nell’affrontare la minaccia della Corea del Nord. “Che questa ultima provocazione serva come un invito a tutti i Paesi ad applicare sanzioni molto più forti contro la Corea del Nord”, conclude la nota.
- Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha condannato l’ultimo lancio missilistico di Pyongyang, definendolo “assolutamente inaccettabile”. I ripetuti test missilistici da parte della Nordcorea hanno rappresentato “una grave minaccia per il nostro Paese” e una chiara violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, ha quindi aggiunto. Intanto, un portavoce del governo ha fatto sapere che il razzo è volato per 30 minuti percorrendo circa 800 chilometri prima di atterrare nel mare del Giappone, 400 chilometri a est della Corea del Nord. L’agenzia di stampa Kyodo ha invece reso noto che il vettore ha raggiunto un’altezza massima di 1.000 chilometri e che il governo giapponese sta cercando di capire se per il test Pyongyang abbia utilizzato un nuovo tipo di missile.