Marcia pro migranti, il web contro Sala e Gad Lerner: ecco cosa scrivono i milanesi
Continuano a fioccare le polemiche in rete sulla sbornia buonista della marcia pro-migranti di Milano. Chi vive di utopie buoniste dovrebbe fare un salto sul profilo Fb del sindaco Giuseppe Sala per constatare visivamente come, finita la sbornia retorica, resta poi solo la realtà, quella vera, quella che le fanfare meditiche ignorano. Inutilmente. Perché basta affacciarsi alla finestra della rete, sui social e Facebook in particolare, per toccare con mano che le persone, i milanesi e non solo, la pensano diversamente e che i commenti negativi continuano a fioccare anche a 24 ore dall’evento. Dalla bacheca Fb del sindaco Beppe Sala i giudizi sono corrosivi, taglienti, firmati con nome e cognome. Cogliamo fior da fiore.
Gianmarco Terenzi: “Le persone, tra cui anche io, hanno paura di prendere i notturni per tornare a casa dopo le 22, figuriamoci notte fonda!!!! Milano non è sicura!!! E continuate a far entrare… complimenti, tenetevi anche gli stranieri, mentre gli italiani se ne vanno all’estero!!!”.
Fabrizio Arlanch: “Considerando solo i residenti a Milano, il 95% di noi non è sceso in piazza. Se i numeri hanno ancora un valore, la stragrande maggioranza dei milanesi è totalmente contraria a questa manifestazione e ai suoi valori.”
Carlo Vaghi: Sala! Nel tuo Comune un cittadino UE non ottiene la residenza se non ha un contratto di lavoro stabile di almeno 6 mesi. E tu vai a fare la marcia pro-invasione e sei complice di chi vuole la sostituzione etnica? Vergogna!
Daniele Biankera: “Quante volte siete scesi in strada per manifestare per i disoccupati italiani? per gli italiani che non arrivano a fine mese? e per i terremotati? ZERO!!…complimenti, vergognatevi”.
“Sindaco Sala, Milano vuole sicurezza”
Milano non è una città razzista, come razzisti non sono gli italiani. Ma questo non significa ignorare i problemi di sucurezza, di convivenza, di integrazione a cui la politica non ha saputo dare risposte se non marce e fiaccolate. Così Lavinia Recanatini scrive: “Gentilissimo sindaco, lei vuole far passare il messaggio che l’integrazione sia una bellissima cosa…ok, è la sua idea, e per essere credibile e dare il buon esempio, la inviterei a chiudere l’Hub di Sammartini e spostare il centro d’accoglienza nei pressi della sua abitazione. Attendo con ansia l’annuncio di questa dimostrazione pratica del suo spirito di accoglienza e solidarietà. Saluti”.
Ancora. Enrico Loia: “Centomila manifestanti su due milioni di abitanti, la dice lunga su quanto possa essere d’accordo la cittadinanza milanese. Secondo punto, era proprio necessario un evento di questo tipo dopo l’aggressione degli agenti di polizia in stazione centrale? Cento mila traditori del popolo italiano. Ecco cosa siete… Peggio dei partigiani”.
Sono pochi quelli che ringraziano Sala per questa “marcia di civiltà”, perché la civiltà la si dovrebbe avere attenzionando tutte le esigenze di chi insiste nello stesso territorio. E Sala si dovrà mettere in testa di essere il sindaco anche di chi dissente da certe manifestazioni, anche di tutti quelli che civilmente su Fb gli hanno dimostrato di dissentire.
Michele Imponente: “Ma un’idea sostenibile per i milanesi che lavorano, un progetto di lavoro, sicurezza nelle periferie, visto che nei tavoli preelezioni c’erano molti buoni propositi, che ancora non hanno avuto un inizio.
Emanuel Bontembi: “Certo certo, poi dopo invoca i militari per garantire la sicurezza, mi raccomando!”. Ipocrisia pura.
Chiara Zav: Ma se la finisca di dire fesserie! Ciò che serve, non solo per Milano ma per l’Italia, sono #sicurezza #legalità #supporto continuo e reale per i tanti italiani onesti che non hanno, a ragione, più fiducia nella politica e nelle istituzioni. #senzaparole #PRIMAGLIITALIANI #STOPINVASIONE #BANISLAM
Un’altra icona dell’accoglienza senza se e senza ma in questi giorni è stato Gard Lerner. E anche qui constatiamo sulla sua bacheca Fbtutta la perplessità delle persone.
“Gad capisco il tuo entusiasmo ma, credimi, dare voce anche a chi è contro aiuta a non radicalizzare il problema. Quelli che si arrabbiano, insultano ed inveiscono non sono delle costole spurie del Ku Klux Klan, è gente che teme e che vive il problema piu da vicino di altri e non è facile gestire le diversità e i numeri degli ingressi non aiutano. Diciamolo”, scrive con civiltà un itente Fb.
Luigi Martinelli, altrettanto civilmente scrive al giornalista: “Non dobbiamo chiederci se siamo razzisti o meno. Dobbiamo chiederci se l’Italia è in grado di sopportare questo incredibile flusso di migranti. Da quel che si legge sui giornali e dalle inchieste avviate dalla magistratura, direi di no. In Italia c’è …Altro…
Alessandra Meneghini: “ Caro Gad, Se le leggi fossero eque x ognuno di noi bianchi neri gialli rossi ecc nessuno avrebbe nulla da obiettare. È il razzismo generato da questa classe politica nei nostri confronti che ha portato a questa situazione di insofferenza
Mellera Tiziano: “Ve ne renderete conto fra non molto quando faremo la fine della Grecia, allora sarà molto dura per i clandestini rimanere in Italia, cattocomunisti con chi vi aggregherete?”.
Flavio Mazzei La sinistra, morti marx lenin e che guevara, ora ha il nuovo feticcio: il migrante. E il nuovo cattivo: il cittadino europeo che rifiuta di farsi invadere e farsi africanizzare o islamizzare. Bravi. Bravi. Applausi.