Manovra, i tagli alla scuola li fa anche il Pd ma nessuno se ne accorge
Ma non era il governo di centrodestra il responsabile dei tagli alla scuola e alla cultura? O almeno era questo uno dei cavalli di battaglia propagandistici sbandierati ad ogni occasione dalla sinistra, erettasi a paladina di studenti e intellettuali.
Quando però a tagliare sono i governi targati centrosinistra non se ne sa nulla. C’è però una nota del M5S che fa capire quale sia l’andazzo. “Oggi in commissione Cultura – affermano i parlamentari M5S presenti in commissione – il Pd e la maggioranza hanno dato parere favorevole alla manovrina, che prevede il taglio di ben 38 milioni al comparto istruzione e di 12 alla cultura. Almeno i partiti, in occasione dei tagli lineari fatti negli anni precedenti, avevano avuto la dignità di non mungere anche il Miur e il Mibact. Ricordiamo che in base ai dati Eurostat, i comparti istruzione e cultura in Italia sono già quelli con la percentuale di finanziamento da parte dello Stato più bassa d’Europa. In compenso però oggi il Pd e compagnia hanno trovato il modo di rinnovare le convenzioni sugli appalti di pulizie nelle scuole, senza bando, nonostante queste assegnazioni siano già finite nel mirino di Antitrust e Anac. Non bastasse, si continua ad oliare il sistema Consip con un nuovo bando che determinerà le stesse criticità riscontrate in questi anni e che sono ricadute su lavoratori, studenti e scuole”.