Legge elettorale, il Pd non ha imparato la lezione dal referendum
Colpo di scena: bocciato per volontà del Partito Democratico il testo base per avviare il confronto in commissione sulla legge elettorale. Tutto ancora fermo. Altro rinvio. Eppure mesi fa, dopo il no al referendum di Renzi, ci avevano invece detto che sarebbero bastati 30 giorni per fare la legge e andare a votare. Ma la cosa ancora più grave è che ancora una volta si tenta di fare la legge elettorale a colpi di maggioranza e voti di fiducia proprio quando, sia pur tardivamente, si era giunti in commissione ad un testo largamente condiviso che si limitava a trasferire anche al Senato il testo dell’Italicum, corretto e licenziato dalla Corte Costituzionale. Il Pd non ha imparato nulla dalla lezione che gli elettori gli hanno dato bocciando il referendum. Oppure pensano che la tradizionale memoria corta degli italiani consenta a Renzi & Co. di riprovarci. Ma, attenzione: la storia politica insegna che le leggi elettorali fatte per tornaconto di chi è al potere, hanno sempre prodotto per eterogenesi dei fini, il risultato opposto. Lo sappia il Pd e chi gli vuole tenere il sacco.