Laura Boldrini cerca una casa super a Piazza Navona. Lontana dai migranti

24 Mag 2017 10:54 - di Gabriele Alberti

Una casetta di poche pretese in una location “sobria”. Quando tra le parole e le cose c’è un abisso, c’è di mezzo Laura Boldrini, la pasionaria dell’accoglienza senza se e senza ma, che quando deve decidere dove andare ad abitare, cerca un luogo guarda caso “regale” e soprattutto a debita distanza dai migranti, di cui pure è la protettrice indiscussa. La “chicca” è opera del settimanale l’Espresso diretto da Tommaso Cerno.  La “presidenta” della Camera, riporta il magazine, un paio di mesi fa, dopo aver lasciato 
il gruppo di Sinistra italiana e dichiarato di volersi candidare, ha deciso di comprarsi una “umile dimora” in pieno centro a Roma, oltre quella che già possiede. Manie di grandezza.

Dimora 500esca per la Boldrini

Si tratta, si legge, di una abitazione “cinquecentesca molto bella e di valore storico, tra i bugnati che qua e là sorgono nei dintorni di piazza Navona“. L’Espresso osserva che la magione della Boldrini – che nel 2014 ha dichiarato un reddito imponibile di 115.338 euro – ha tutt’altro che l’aspetto di “un appartamento da fine legislatura” ma sembra “la tipica casa di rappresentanza, come non bastassero le sale di Montecitorio per ricevere presidenti e ambasciatori”. Insomma, una dimora sontuosa. Il settimanale, tra il serio e il faceto si interroga su comportamento bizzarro di una Boldrini  che “nel mentre scopre busti bronzei, combatte cyberbulli, discetta di “leadership collegiali”, si prepara a un futuro ruolo nel quale serva precisamente una casa siffatta. La domanda che nasce spontanea è: visti gli spazi ampi che la dimora le riserverà,  ci stupirà con “effetti speciali”, magari invitando qualche migrante, qualche famiglia di profughi, sottratta allo squallore dei centri di accoglienza?

Quando la Boldrini diceva: «Lo stile di vita dei migranti sia il nostro»

La constatazione ci nasce spontanea perché era stata lei stessa qualche tempo fa a rendersi protagonista di un sermone che divenne virale, che, riascoltato oggi, fa sbellicare dalle risate o diventare verdi dalla rabbia, a seconda: “Lo stle di vita dei migranti sia il nostro”, aveva detto. «I migranti oggi sono l’elemento umano, l’avanguardia di questa globalizzazione e ci offrono uno stile di vita che presto sarà molto diffuso per tutti noi». Forse la Boldrini intendeva dire “per tutti voi”, non certo per lei, futura inquilina di una dimira stile rinascimentale….

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