Insinna si scusa su Fb, ma fa peggio di prima: la rete furiosa. Ecco cosa scrive
Flavio Insinna ha chiesto scusa sul suo profilo Facebook per le intemperanze inaccettabili e le offese ai concorrenti. Scuse, si fa per dire. Meglio astenersi dal farlo se si tratta di lanciare frecciate velenose a destra e a manca e autoincensarsi, volendo come al solito passare per un santo e scagionarsi. I commenti su Fb sono tutti in questa direzione, tutti poco sensibili al gesto di scuse e tutti molto polemici sulle modalità con cui Insinna rivolta le frittate. Ecco cosa ha scritto Flavio Insinna.
Prima tranche: «Mi spiace e chiedo scusa a tutti, senza se e senza inutili ma. Proprio a tutti, dalla prima all’ultima, dal primo all’ultimo. Le mie scuse sono rivolte anche a chi ha fornito immagini dal Teatro delle Vittorie e registrazioni audio prese dalle scale, fra i camerini e le nostre stanze. Sì, voglio davvero scusarmi anche con chi ha tradito la mia fiducia perché, purtroppo senza volerlo, li ho costretti a dare il peggio di loro stessi. Quasi quanto me». Eh no, caro Flavio Insinna, il peggio lo hai dato soltanto tu, con il tuo turpiloquio e le tue frasi che racchiudono un’ansia violenta inquetante, dando un’immagine di testesso per nulla simile a quella che vuoi veicolare. Basta andare sul profilo del conduttore per capire che era sicuramente meglio non darle le scuse, in questa maniera. Scrive Davide Gabriel Pantano nel suo commento: “Questo è il peggior esempio di ‘scusa non scusa’ che io abbia visto di recente. Le scuse, quando sono sincere, non includono frecciatine, elogi a se stessi, argomentazioni, giustificazioni etc, ci si scusa e basta, con umiltà, senza tanti giri e rigiri di parole. Tra l’altro si è scusato con tutti e nessuno, dato che non ha menzionato direttamente la signora a cui ha dato della ‘nana di merda’ ne i concorrenti ed il pubblico che ha costretto a subire la sua volgarità. Mah… ritenti signor Insinna, sarà più fortunato”.
Insinna si scusa accusando
Insinna prosegue: “Mi spiace davvero. Sono sempre io, nel bene e nel male. Sul lavoro sono pignolo, ossessivo, incessante. E so distruggere in un istante tutto il bello che ho costruito fino a un attimo prima. Sono bravissimo a passare subito dalla parte del torto. Uno nessuno centomila. Grido, litigo, urlo, dico cose che non penso perché vorrei che tutto fosse sempre perfetto. Poi faccio battute in dialetto mischiate ai titoli dei film che amo. Odio i toni beceri ma poi sono un fenomeno a usarli. È successo tante volte (mi sono sempre scusato), potrebbe accadere ancora. Ma ci metto sempre la faccia. Sempre in prima fila. In primissima se c’è da prendere i fischi. Gli applausi e i premi (chi mi conosce lo sa) amo condividerli con i compagni di viaggio. Ho sempre difeso un programma che amo, ingiustamente infangato da anni, sempre e comunque. Sì, sono questo e sono quello. Se adesso vi aspettate una lista di mie buone azioni, mi spiace, resterete delusi. Se avrete voglia o curiosità, le troverete da voi”. Insomma, Insinna si è fatto praticamente un recensione, dipingendosi pirandellianamente “uno, nessuno, centomila”: uno sbotto di narcisismo che fa spavento e, sotto sotto, le offese fatte alla conduttrice valdostana in particolare passano in secondo piano, quasi fossero una rappresentazione teatrale. Troppo comodo!
Poi fa passare il tutto come una “vendetta” contro di lui e, soprattutto usa il “noi” per attutire le sue responsabilità: “Un’altra cosa che mi fa infinitamente tristezza- scrive Insinna su Fb – è che tutta questa pornografia televisiva con filmatini e vendetta incorporata sia fatta per cercare qualche straccio di punto di ascolto in più. Adesso però siamo saliti, anzi scesi di livello. Gli insulti, l’odio, i filmati rubati dal buco della serratura sono soltanto contro di me. Odio allo stato puro. Chi crede di distruggermi, mi ha in realtà fatto un grande regalo: la libertà. La libertà di essere ai vostri e ai miei occhi semplicemente una persona. Ah, una cosa che non potete sapere, i miei amici sì, è che un minuto dopo la sfuriata sono il primo ad essere mortificato, il primo a tornare indietro per chiedere scusa :”Daje! Domani faremo tutti meglio. Io per primo. Grazie a tutti. Buonanotte”.
La rete: Insinna legittima bullismo e violenza
La rete si indigna: “Davvero state difendendo uno che ha detto “nana di merda” ad una persona che non ha fatto nulla di male, e voleva prenderla a calci in pancia? Ma fatevi vedere da uno bravo!”, scrive un utente Fb a chi tenta una difesa d’ufficio di Insinna. In fondo, dicono molti, in un impeto d’ira a casa nostra chissà quante volte abbiamo trasceso, senza pensare veramente quello che si era detto. Neanche questa attenuante merita Insinna. Alice Dorme gli scrive: “Ma privato de che? Era a casa sua? Voi state legittimando bullismo e violenza. Smettetela di far finta che sia normale voler menare le persone per lo stress. Altrimenti si, fatevi vedere da uno bravo veramente”. I toni sono tutti molto molto inflessibili contro Insinna. Scrive Alessandro Cesari: “L’unico squallido qua é uno che dice che é vicino ai deboli e poi li tratta come pezzi di fango.Una persona così non merita nemmeno un giudizio,oltre l’ipocrisia.La gente che tratti in quel modo é la gente che ti fa mangiare, ma la rai d’altronde é lo specchio dell’ipocrisia”.