Imprenditore ferito dai rapinatori, il governo tace. Meloni: “Vittima di serie B”

13 Mag 2017 14:08 - di Augusta Cesari
Repubblica

«Civitanova Marche: una banda di delinquenti entra nell’abitazione di un imprenditore italiano, gli spara e lo manda in ospedale con una ferita di proiettile alla nuca. La notizia tuttavia non compare praticamente da nessuna parte, probabilmente perché è la vittima ad aver avuto la peggio. Questa è l’Italia guidata dalla sinistra: chi subisce è abbandonato, chi delinque è tutelato. Solidarietà e vicinanza a Daniele Centioni, nella speranza che possa guarire presto. Mi auguro che i responsabili siano individuati e arrestati e che chi governa comprenda che, tra i carnefici e le vittime, uno Stato giusto difende le vittime». Con questo post sul suo profilo Fb Giorgia Meloni ha dato conto di una notizia molto grave ma che non ha fatto gridare all’indignazione il nostro governo e che a parte quache sito locale e pochissimi nazionali, è scomparso ben presto ai radar. Sul suo profilo, Giorgia Meloni ha postato anche l’articolo locale che descrive nel dettaglio quanto accaduto a Daniele Cantioni, rimasto ferito.

Si è verificata, insomma l’ipotesi opposta a qualla che abbiamo visto purtroppo più volte ripetersi. Stavolta è il ladro che ha sparato al padrone di casa e lo ha ferito. E, come si è visto, la reazione non è stata la stessa,  né il moto di indignazione né l’attenzione del governo.  All’indignazione di Giorgia Meloni  si è aggiunto il senatore della Lega Nord Roberto Calderoli per rimarcare che non c’è stato «un esponente del governo e del Pd che si degni di dare la sua solidarietà a questa vittima, neppure la presidente Boldrini che, pure, è marchigiana”. Insomma, non una riga, un pensiero  di esponenti delle istituzioni si trovano per quest’uomo, considerato evidentemente una vittima di serie B. Un clima che  preoccupa, come preoccupa il lassismo di un governo che ha abdicato sul fronte giustizia e sul fronte sicurezza. La morale che passa da questo episodio è che i rapinatori sanno di rischiare poco, per giunta anche quando feriscono la vittima in casa sua. Dopo le polemiche sulla legge sulla legittima difesa e le distinzioni ridicole giorno-notte,  a sconcertare è la disattenzione verso le vittime, la disinvoltura conla quale certi episodi trovano l’oblio.

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