Immigrato aggredisce gli agenti, il giudice lo libera: “Non sopporta i controlli”
La storia è semplice: un immigrato irregolare viene fermato dagli agenti della polizia nel centralissimo corso Como, a Milano. Ha modiche quantità di droga addosso. Si chiama Dougboyou Tahibe Ignace, è originario della Costa d’Avorio, si presume che stia spacciando droga tra i ragazzi di una delle zone della movida milanese. Un pusher violento, già arrestato e rilasciato nel giugno scorso, che infatti reagisce all’arresto in maniera spropositata: calci e pugni agli agenti, insulti, al punto che per i due poliziotti della Volante, come racconta Libero, è necessario il ricovero in ospedale con lesioni da una e due settimane. L’immigrato, arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, viene processato per direttissima. Ma qui accade qualcosa di clamoroso: l’ivoriano viene scarcerato subito, con una motivazione originale: “La sua reazione è dovuta all’insofferenza per i controlli di polizia”. Il giudice monocratico s’è commosso, nonostante quel malvivente avesse precedenti per droga, fosse recidicvo e non nuovo a reati come quello dell’altra sera a Milano. Ora per l’immigrato scatta solo l’obbligo di firma in commissariato, tre volte alla settimana. Sempre che non si dia alla clandestinità, nel segno di quella insofferenza alle leggi e ai controlli che è alla base della decisione del giudice di lasciarlo andare….