Il NYT attacca Grillo e la campagna anti vaccini: il vero virus è il suo populismo

3 Mag 2017 10:19 - di Bianca Conte

Grillo nel mirino del New York Times. E il fuoco di fila delle accuse e delle recriminazioni rimabalza da una sponda all’altra dell’oceano. La recrudenscenza del virus e la caccia all’untore entrano virulentemente nell’agenda politica, contagiando il dibattito internazionale e alimentando la scissione tra fautori e oppositori delle vaccinazioni.

Il New York Times punta il dito contro Grillo 

Così, in un editoriale dal titolo Populismo, politica e morbillo sulla necessità di contrastare la crescente opposizione alle vaccinazioni, il quotidiano americano punta il dito contro i movimentisti dell’M5S e il loro capostipite: «Una delle tragedie di questi tempi di post-verità – si legge – è che le menzogne, le teorie cospirative e le illusioni diffuse dai social media e dai politici populisti possono essere assolutamente pericolose». E come «ovvio esempio» il quotidiano statunitense cita la negazione di una responsabilità dell’uomo nei cambiamenti climatici ma anche «l’opposizione alle vaccinazioni». Un richiamo generico che poi, nell’arco di un paio di capoversi centra il cuore del problema e le sue ateriose derivazioni grilline, facendo una precisa quanto sostanziale allusione alla diffusione del morbillo in Italia ed in altri paesi europei. In Italia, scrive il New York Times senza fare sconti e individuando nette responsabilità di sorta, «il populista M5S guidato da Beppe Grillo ha fatto attivamente campagna su una piattaforma anti-vaccinazioni ripetendo i falsi legami tra vaccinazioni ed autismo».

L’affondo contro la campagna anti-vaccinale del M5S

Certo, riprende poi l’articolo, l’M5S «non è responsabile per l’intera diffusione, poiché lo scetticismo sui vaccini precede la crescita del partito», ma, continua la disamina a stelle e strisce, – e l’avversativa seguente spara dritto sul bersaglio – «per questi ed altri scettici, la diffusione del morbillo in Italia dovrebbe suonare come fortemente allarmante». Insomma, cavalcando l’onda dello scetticismo populista Grillo viene disarcionato dal New York Times e dalla logica osservazione dei fatti: la diffusione del morbillo, infatti, e dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti, non solo dell’articolista newyorkese, fornisce alle autorità sanitarie un’opportunità più unica che rara di rafforzare la loro argomentazione, sottolineando «la concreta evidenza di quello che segue inevitabilmente quando le vaccinazioni calano». Un’evidenza chiaramente ancora non intelligibile per Grillo e i proseliti del rito anti-vaccinale.

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