Giovanni Falcone, il sacrificio di un uomo solo che oggi tutti ricordano

22 Mag 2017 13:24 - di Mario Aldo Stilton

Ci si ricorda di Giovanni Falcone. Ogni anno, in questi giorni di maggio, se ne commemora il martirio. Un omaggio di citazioni e dichiarazioni con annesso pellegrinaggio sul luogo della strage. Giovanni Falcone, suo malgrado, è uno dei santi laici della Repubblica italiana. Lui probabilmente avrebbe sorriso, si sarebbe schermito e, soprattutto, ne avrebbe fatto volentieri a meno. Ma non gli è toccato in sorte di deciderlo. Così come al suo amico Paolo Borsellino, cui analogo regalo al tritolo sarebbe giunto solo due mesi più tardi. E, insomma, sarà un ricordo di silenzi e di espressioni facciali quello che ancora una volta vivremo per questo venticinquesimo anniversario. Perchè Giovanni Falcone di qualcuno sicuramente è stato. Della sua famiglia e di sua moglie Francesca, morta accanto a lui, prima di tutto. Ma poi, in forza di questa beatificazione laica, è diventato il riferimento di tutti. E, quindi, di nessuno. Ritrovandosi in realtà, seppur incensato ed evocato, del tutto solo. Come solo fu in quei mesi e in quelle ore che precedettero l’Attentatuni. Ognuno, da un quarto di secolo, ha il suo personale ricordo del magistrato siciliano; ognuno ha la sua citazione e ha anche sua spiegazione; ognuno prova ad analizzare fatti e inchieste di allora dal suo punto di vista: perchè, diciamolo, ognuno ha il “suo” di Giovanni Falcone. Anche quelli che l’osteggiarono, quelli che hanno usato contro di lui l’arma dell’insinuazione, della calunnia o che produssero esposti e denunce: anche queste menti raffinatissime lo ricorderanno con commozione visibile. E magari qualcuno si ritroverà anch’egli al bivio autostradale di Capaci. Così come commossi e contriti nella più sobria dignità istituzionale che il caldo -si spera non opprimente- possa consentire saranno schierati i vertici istituzionali del Paese. Il programma è stilato: corone d’alloro e fiori e poi scolaresche e giovani e ancora l’albero, il convegno e le foto di anni lontani che quel bianco e nero rende più distanti. Ci si ricorda di Giovanni Falcone, perciò. Dopodichè, via. Ognuno a casa sua. Che tra due mesi toccherà ricordare pure Borsellino.

 

 

 

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