Fa discutere la rete lo spot del Kwait contro i kamikaze: ecco il video
Uno spot contro il terrorismo di matrice islamica, quello postato in rete in occasione del Ramadan dalla Zain, la compagnia telefonica del Kuwait, in cui, sullo sfondo di uno scenario al limite dell’apocalittico, in cui si muovono in primo e primissimo piano personaggi spettrali, o quasi, un kamikaze pronto all’azione viene persuaso a non farsi esplodere e a desistere al compiere l’ennesima strage da persone rimaste ferite nei vari attentati o da alcuni dei familiari delle vittime. E tra un protagonista e l’altro l’invocazione ad Allah diventa il leitmotiv che punteggia sceneggiatura e racconto filmico, che rimbalza dalla voce di un protagonista a quella di un altro. Che guida la narrazione verso traguardi non proprio chiari.
Fa discutere la rete lo spot del Kwait contro i kamikaze
Già: e allora, cosa rappresenta e cosa racconta, invece, lo spot? Un tentativo di pacificazione tra le varie anime religiose al centro del credo coranico e dall’autoproclamazione del sedicente Stato Islamico in conflitto teologico e bellico tra di loro? Una possibilità affidata al marketing audivisivo di riscattare l’immagine dell’Islam, insaguinata dall’agire dei tagliagola dell’Isis che uccidono, schiavizzano, torturano, in nome della jihad e invocando precetti tramandati dalla fede (e dai milizani del terrore reinterpretati a soggetto)? O semplicemente un modo di teorizzare esteticamente – e dunque digitalmente – quella netta divisione tra un Islam estremo e un altro moderato a cui, proprio molti fedeli islamici, non credono per primi? Lo spot, qualunque sia la natura artistica e il suo fine divulgativo, è postato: e gli interrogativi che si porta dietro lanciati. Ad ognuno che lo visualizzerà e commenterà in rete, adesso, spetta l’ardua sentenza…
I musulmani in Ramadan in Italia
Nel frattempo si stima che siano all’incirca un milione e 700 mila i musulmani in Italia che da sabato sono in Ramadan, il mese di digiuno e penitenza, che prevede oltre all’astensione dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attività sessuali fino al tramonto, penitenza e preghiere. E quest’anno – come spiegato dal presidente dell’Unione delle Comunità islamiche d’Italia (Ucoii), Izzeddin Elzir – tra i temi trattati nel sermone del venerdì «sarà forte e presente la nostra condanna senza se e senza ma di ogni estremismo e terrorismo, con un pensiero alle vittime di tutti i terrorismi del mondo». Una condanna che, al di là della meta-cinematografia, emerge a chiare lettere anche nello spot in arrivo dal Kwait e in circolazione sul web.