Amministrative, Casapound presenta 13 candidati sindaci in tutta Italia
Dall’Aquila a Verona, è nutrita la schiera di candidati sindaco di Casapound alle amministrative dell’11 giugno. Come annuncia lo stesso movimento, Cpi si presenterà in 13 Comuni sopra i 15mila abitanti: a Cuneo con Fabio Corbeddu, a Frosinone con Fernando Incitti, a Gaeta con Mauro Pecchia, a Grottaferrata con Paolo Campanile, a L’Aquila con Claudia Pagliariccio, alla Spezia con Cesare Bruzzi Alieti, a Lecce con Matteo Centonze, a Lucca con Fabio Barsanti, a Padova con Maurizio Meridi, a Parma con Emanuele Bacchieri, a Pistoia con Lorenzo Berti, a Todi con Andrea Nulli, a Verona con Roberto Bussinello. Candidati giovani o giovanissimi e da sempre nel movimento per la maggior parte, con qualche eccezione. Come quella dell’avvocato Roberto Bussinello, in passato vicino al sindaco di Verona Flavio Tosi, o di un altro avvocato, questa volta candidato a La Spezia, il 47enne Cesare Bruzzi Alieti, noto professionista della città del Golfo dei Poeti. ”Siamo l’unico movimento che ha il coraggio di essere al fianco degli italiani senza se e senza ma e per questo alle prossime Comunali correremo da soli, dimostrando di poter fare la differenza anche con un solo consigliere eletto, come già è stato in tutte le amministrazioni dove siamo presenti, da Bolzano a Isernia, passando per Lamezia Terme, Grosseto e Cologno Monzese”, afferma il vicepresidente di Casapound Italia Simone Di Stefano. ”Nonostante chiacchiere e tribune mediatiche, il sedicente fronte sovranista ha platealmente dimostrato di non sapere andare oltre le parole – sottolinea Di Stefano – Casapound in questo momento è la sola speranza per gli italiani, perché è l’unico movimento che si oppone coi fatti alla resa incondizionata delle nostre città a un’invasione migratoria sempre più pressante, l’unico che difende davvero il diritto alla casa degli italiani, e quello alla scuola e agli asili gratis per i loro figli. L’unica forza che, con la proposta di legge del reddito nazionale di natalità, ha il coraggio di lottare per riempire le culle e svuotare i Cpa – conclude -, sottraendo soldi al business dell’accoglienza e offrendo un contributo di 500 euro al mese per ogni nuovo nato da genitori italiani”.