Verso i dazi commerciali. Trump firma i decreti contro la concorrenza sleale
Detto fatto. Come annunciato venerdì scorso il presidente americano Donald Trump ha firmato due ordini esecutivi in cui si prepara la strada all’introduzione di dazi commerciali. I due provvedimenti danno il via a una revisione delle pratiche commerciali che gli Usa ritengono «scorrette», e che secondo il capo di Stato americano sono responsabili di un deficit commerciale pari a 500 miliardi di dollari, di cui oltre 340 miliardi con la Cina.
Trump: chi viola le leggi pagherà
«Il mio messaggio è chiaro – ha detto Trump – da oggi in poi chi viola le regole deve sapere che subirà le conseguenze. Con me finirà l’era in cui c’è chi ruba la prosperità all’America con le politiche commerciali. Questi decreti inviano un messaggio forte e chiaro e pongono le basi per una rivitalizzazione della grande industria manifatturiera statunitense» ha aggiunto in occasione della firma dei provvedimenti allo Studio Ovale.
Un dossier paese per paese
Il primo decreto prevede la stesura, entro 90 giorni, di un rapporto, sulle pratiche commerciali dei partner che contribuiscono al deficit della bilancia americana con analisi paese per paese e prodotto per prodotto. Il rapporto costituirà la base delle azioni adottate dal presidente per eliminare il deficit. Nel mirino finiranno Giappone, Cina, Corea del Sud, Messico e Germania. Il secondo decreto prevede «un’applicazione più rigorosa delle leggi anti-dumping per impedire che le aziende straniere facciano una concorrenza sleale a quelle americane sui costi di vendita dei loro prodotti».