Turchia, ancora arresti di massa: fermate 1628 persone in tutto il Paese
Nuova maxi-retata in Turchia, dove 1.628 persone sono state arrestate nell’ambito di una operazione scattata in contemporanea in tutto il Paese. La notizia è stata diffusa dell’agenzia di stampa Anadolu, citando una nota della Direzione generale per la Sicurezza turca.
Per “Turchia di pace” impiegati 71mila agenti
All’operazione, chiamata “Turchia di pace”, hanno preso parte oltre 71mila uomini di diversi reparti: antiterrorismo, antidroga, reati finanziari, crimine organizzato e narcotraffico. In totale, sono state perquisite oltre 600mila persone. In alcune zone del Paese sono stati impiegati anche elicotteri. Oltre agli arresti, sono stati sequestrati 35 fucili da caccia, 38 pistole a salve e 80 auto.
Gli arresti dei presunti golpisti
Non sono chiari, finora, i reati contestati agli arrestati, ma è certo che questa nuova operazione di arresti di massa arriva ad appena tre giorni dagli oltre 3200 arresti in 82 province realizzati il 26 aprile. In quel caso, per 1.120 persone, tra le quali molti poliziotti, le autorità hanno parlato esplicitamente di una misura scattata per la vicinanza con Fethullah Gulen, l’imam accusato di aver orchestrato il fallito golpe del luglio 2016. Un episodio che al presidente Recep Tayyip Erdogan è valso anche un richiamo da parte del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, affiché Ankara agisca «nel pieno rispetto della legge» e dello Stato di diritto.