Razzo contro Israele, l’Isis rivendica. Chiusa la frontiera con l’Egitto
All’indomani del duplice attacco contro due chiese copte a Taba e ad Alessandria, l’Isis dalla penisola del Sinai spara un razzo e colpisce un campo nella regione di Eshkol, nel sud di Israele vicino al confine con l’Egitto. Nessuno è rimasto ferito e nessun danno è stato segnalato, ha riferito un portavoce dell’esercito israeliano. Subito dopo è arrivata la rivendicazione dell’Isis. In una dichiarazione online attraverso l’agenzia Amaq il gruppo afferma che sono stati i suoi miliziani a lanciare un missile Grad contro “insediamenti nella regione ebraica di Eshkol”.
Isis, Israele teme nuovi attentati
Il razzo è stato sparato proprio nello stesso giorno in cui Israele ha chiuso il valico di frontiera con l’Egitto nella penisola del Sinai per timore che nuovi attentati “imminenti” possano prendere di mira cittadini dello Stato
ebraico. La chiusura della frontiera tra Eilat e Taba non riguarda i cittadini di altri Stati ma solo gli israeliani che vogliono recarsi nel Sinai egiziano, destinazione popolare durante le vacanze pasquali. Per coloro che già si trovano lì il governo ha lanciato un lanciato un appello a tornare in patria. «Alla luce della gravità della minaccia – si legge in un comunicato dell’ufficio antiterrorismo – l’ufficio consiglia a tutti gli israeliani attualmente nel Sinai di partire immediatamente e di ritornare in Israele».