Padova come Genova. Il candidato M5S escluso non ci sta: voto nullo

10 Apr 2017 14:35 - di Redazione

Padova come Genova per la scelta del candidato Cinquestelle? Nel caso padovano non c’è un candidato scelto e poi silurato dal garante ma uno escluso che denuncia procedure non regolari. Leonardo Forner, il ventiduenne uscito sconfitto dalla consultazione online dello scorso 29 marzo, racconta di avere chiesto chiarimenti  alla Casaleggio Associati.

I dubbi sulle comunarie 

A suo avviso ci sono dubbi per quanto riguarda le comunarie di Padova, procedura che si è svolta “in palese contrasto con il regolamento, in quanto le mail per avvisare del voto sono arrivate agli attivisti anche 3 ore dopo l’inizio della votazione…”. Anche le comunarie di Genova sono state invalidate da Grillo “perché indette con preavviso inferiore al termine minimo di 24 ore prescritto dall’articolo 3 del regolamento”. Dunque Forner chiede che venga presa la stessa decisione anche per il voto che ha incoronato Simone Borile candidato sindaco 5 Stelle del comune veneto. “Ad ora non ho ancora ricevuto una riposta dallo staff”, dice il pentastellato, che alla domanda su eventuali azioni legali da intraprendere nei confronti del Movimento – sulla scia di quanto fatto a Genova da Marika Cassimatis – risponde: “Intanto vediamo se lo staff risponde, poi vedremo con il gruppo cosa fare. Da parte loro sarebbe meglio agire subito perché loro stessi sanno che sono in torto con il regolamento”.

Non c’è stato confronto pubblico

Secondo Forner il rischio è quello “di danneggiare ancora di più il Movimento e noi questo non lo vogliamo perché, ricordiamo, siamo tutti attivisti da moltissimo tempo e vogliamo portare avanti le istanze dei cittadini sul territorio e non andare avanti per azioni legali al nostro interno. Vogliamo solo chiarezza”. Il giovane non nasconde i “molti dubbi su come si sia svolto tutto il processo di selezione qui a Padova e sugli impedimenti che mi sono stati fatti da parte dell’ex-consigliere Giuliano Altavilla, alla luce di tutti i ‘no’ che mi sono stati detti quando ho richiesto un confronto pubblico fra i due candidati”.

Il caso Genova

Forner dice la sua anche sul caso Genova: “Il tribunale ha dato ragione a Marika Cassimatis sulla base del regolamento che loro stessi hanno violato per cercare una soluzione al pasticcio che avevano fatto… quindi non mi stupisce la decisione dei giudici. E’ un errore da ammettere – spiega -, bisogna far le scuse alla candidata e andare avanti a combattere contro la politica che asfissia il Paese. Occorre essere capaci di ammettere i propri errori e andare avanti”.

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