No Tap, gli “antifa” pretendono di decidere chi può protestare
Se non sei un centro sociale, vietato protestare contro il gasdotto Tap. È il messaggio che arriva da Melpignano, in provincia di Lecce, dove i manifesti di Fratelli d’Italia contro l’opera e, soprattutto, a difesa del territorio sono stati imbrattati con locandine che recitavano «Antifa» e «No Tap».
Gli “antifa” contro i manifesti di FdI
«Quei manifesti sono una dichiarazione d’amore per la nostra terra, il frutto di un percorso e di una presa di posizione chiari, onesti, leali. Hanno una firma, un volto: quello di tutti noi», ha commentato il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Lecce, Pierpaolo Signore, aggiungendo che «è improbabile» che chi ha coperto i manifesti in quel modo «condivida con noi la stessa battaglia». «Probabilmente – ha proseguito l’esponente di FdI – è il tentativo disperato di qualcuno che vuole scatenare lotte interne a un fronte, invece, compattissimo, costituito da una nutritissima fetta di popolo salentino, di tutti i colori politici». Dunque, l’invito di FdI è a «prendere le distanze senza esitazione».
«La nostra terra svenduta dai loro “compagni”»
«Il popolo salentino impegnato nella battaglia no Tap non ha nemici interni, ma un unico obiettivo: difendere il proprio territorio da uno stupro inaccettabile», ha aggiunto poi il portavoce comunale di FdI Melpignano, Fabio Campa, sottolineando che «se gli autori di queste gesto vile hanno bisogno di trovare nemici, devono solo cercare tra i loro “compagni” che hanno svenduto la nostra terra». «Difendere il nostro meraviglioso Salento è un obbligo morale di tutti», ha quindi ricordato Campa, lanciando un appello all’unità: «Solamente uniti possiamo vincere».